Logistica Sostenibile
19 Gennaio 2023
Con la crescita della spesa e-commerce e la richiesta di consegne sempre più veloci, il totale dei chilometri urbani percorsi da veicoli di distribuzione in tutto il mondo è destinato a triplicare nell’arco dei prossimi trent’anni.
Se da un lato gli utenti desiderano che i loro acquisti siano più sostenibili, dall’altro molti chiedono che le aziende si assumano la responsabilità di gestire l’impatto che le loro consegne potrebbero avere sull’ambiente.
La risposta alla richiesta di una supply chain più flessibile, veloce e green sta all’interno della logistica urbana, una soluzione ricercata da sempre più aziende.
I magazzini last-mile operano come hub logistici urbani, ovvero sedi strategiche nei pressi delle città, e nascono in risposta al nuovo contesto economico, sociale e ambientale.
Grazie alla vicinanza al centro e alle principali infrastrutture di trasporto, questi hub consentono una consegna più veloce a un bacino di utenti molto ampio.
Secondo Capgemini, il 55% dei consumatori è disposto a passare a un nuovo brand per un servizio di delivery più rapido: questo significa che la velocità di consegna non solo influisce sulla soddisfazione dei clienti, ma può impattare il business.
Sebbene i consumatori vogliano la consegna rapida, molti non sono disposti a pagarne il costo, che ricade in toto sull’azienda.
Oggi le spese di trasporto rappresentano il 50-70% dei costi logistici di un’impresa (fonte: CBRE) e possono erodere margini e competitività della stessa: posizionarsi vicino alle città diventa quindi un modo per ridurle, soprattutto ora che il costo di carburante e pedaggi continua a crescere.
I poli logistici urbani convengono sia alle aziende che ai loro dipendenti.
Grazie a una posizione più centrale, spesso vicina alle infrastrutture di trasporto, i dipendenti possono raggiungerli a piedi, in bici o con i mezzi.
Questo nuovo stile di vita può ridurre inquinamento e traffico della città, oltre a dare benefici economici e di natura psico-fisica.
Dopo la pandemia, sempre più lavoratori mettono al primo posto l’equilibrio tra vita lavorativa e privata: offrire una sede comoda e accessibile può quindi supportare le aziende nelle sfide legate a recruiting e talent retention.
La scelta di un magazzino in ambito urbano può avere un ruolo importante nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità.
Riducendo distanze e tempi di spostamento è infatti possibile ridurre le emissioni e, di conseguenza, l’impronta di carbonio dell’azienda.
Un magazzino strategicamente posizionato permette inoltre di investire in mezzi più ecologici come cargo bike e van elettrici, con ulteriori risparmi sui costi.
Molte aziende stanno già seguendo questa strada, anticipando le normative di Commissione Europea e governi locali.
Goodman Europe vuole mettere a disposizione dei clienti soluzioni di real estate industriale capaci di supportare l’azienda e la sua strategia di sostenibilità.
Gli immobili non solo offrono una posizione privilegiata, ma anche caratteristiche avanzate in termini di efficienza, performance e flessibilità.
In Goodman credono che il real estate possa avere un ruolo primario nella decarbonizzazione dell’intera filiera produttiva e distributiva.
Proprio per questo, l’azienda ha scelto di legare i suoi obiettivi di riduzione delle emissioni, ufficialmente approvati dalla Science Based Target Initiative e basati sulla soglia di 1,5°C, non solo alle emissioni di Scope 1 e 2, ma anche a quelle di Scope 3.
L’impegno è quindi di ridurre sia le emissioni dirette legate alle attività aziendali, sia quelle indirette, legate alla costruzione degli immobili e al loro consumo di energia durante l’utilizzo, per renderli il più possibile sostenibili a lungo termine.
In un periodo in cui le aziende devono affrontare molte sfide, Goodman desidera che esse possano contare su immobili sostenibili e ben posizionati da dove affrontarle al meglio.
Per saperne di più visita il sito ufficiale di Goodman