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Automazione di magazzino, nuova pinza a vuoto elettrica per pallettizzazioni complesse
Alla scoperta di una nuova pinza a vuoto elettrica in grado di gestire materiali da imballaggio più sottili ed economici e che non necessità di aria compressa


Packaging

Automazione di magazzino, nuova pinza a vuoto elettrica per pallettizzazioni complesse

16 Marzo 2021

Negli ultimi dieci anni il costo del cartone per imballaggio è aumento di quasi il 40%, questo trend unito alla crescita dell’e-commerce sta spingendo sempre più realtà a sperimentare l’utilizzo di nuove tipologie di materiali.
La ricerca di materiali alternativi ha spinto gli spedizionieri a sperimentare l’utilizzo di cartone più sottile e poroso o di sacchetti leggeri di spedizione.
Questi materiali se dal punto di vista dei costi rappresentano una valida alternativa dal punto di vista delle operazioni automatizzate di imballaggio e pallettizzazione costituiscono una sfida complessa.

Per svolgere questo tipo di attività con queste tipologie di materiali è stata lanciata sul mercato la nuova pinza VGP20 di OnRobot, una pinza a vuoto che non necessità di aria compressa.
La pinza VGP20 è in grado di sollevare carichi voluminosi e pesanti fino a 20 kg, compresi gli oggetti con forme irregolari e superfici porose.

La nuova pinza elettrica di OnRobot può essere personalizzata a piacimento, questo le permette di poter essere usata su colli di diverse forme e dimensioni.
Inoltre, è dotata di un’intelligenza integrata in grado di modificare il tipo di presa utilizzata in base alle applicazioni: da una presa più morbida per gli oggetti più delicati a una presa più forte per gli articoli ingombranti e pesanti con superfici porose.

Le pinze a vuoto rappresentano un’automazioni interessante sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista dell’aumento dell’efficienza per quanto riguarda le attività di fine linea.
Questi strumenti sono un ottimo investimento se adoperati per operazioni come la pallettizzazione, attività molto laboriose e costose.

Se a questo si unisce il fatto che i costi della manodopera, come mostrano ricerche di settore, coprono il 65% dei budget operativi delle strutture di magazzino, superando i costi legati alle utenze, tasse, alla distribuzione e all’affitto messe insieme è ancora più evidente che investire in automazione è la strada migliore per essere competitivi.





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