L’industria dei mobili sta passando dall’essere un settore industriale di stampo tradizionale a uno di stampo moderno a causa di diversi fattori, tra cui la digitalizzazione.
Il progetto DIGIT-FUR – Impatto della trasformazione digitale nel settore del legno-arredo – ha indagato la natura di questi cambiamenti, per capire a quali sfide andare incontro da qui al 2025.
Il consorzio del progetto DIGIT-FUR e gli esperti esterni (T.S Toftegaard, J. Doom, E. Schmitz-Felten e N. Sangalli) sono partiti analizzando la situazione attuale (al 2017), procedendo poi con un’indagine previsionale grazie alla partecipazione di 56 esperti multidisciplinari di 15 Paesi europei.
I risultati sono stati presentati e discussi in un workshop a Bruxelles tra 21 esperti e professionisti di 13 Paesi europei e specializzati in diversi campi, come ad esempio i settori del mobile, della digitalizzazione, dei sistemi di IFP, dei rischi per la salute, della sicurezza sul lavoro e dell’economia.
I risultati sono stati analizzati e riportati dall’esperto in digitalizzazione del progetto (T.S. Toftegaard) nel documento “Forecasting Scenario of the EU Wood Furniture Industry in 2025“.
L’esperto, in collaborazione con il team del progetto DIGIT-FUR di CENFIM (J. Solana, J. Rodrigo, M. Rumignani) e l’esperto del progetto in sistemi di IFP del settore del mobile (J. Doom), hanno identificato i cambiamenti previsti per undici profili professionali.
Le professionalità interessate dal cambiamento, che avrà un impatto sulle loro mansioni, ma anche sulla salute e la sicurezza e infine sulle loro competenze e conoscenze, sono 11:
Una delle sfide del settore relativamente ai propri lavoratori è l’invecchiamento della forza lavoro negli ultimi decenni.
Infatti, il settore risulta sempre meno attraente per i giovani. La digitalizzazione del settore potrebbe ribaltare questa tendenza negativa.
Altre due importanti tendenze del settore sono rappresentate dalla personalizzazione dei prodotti e dallo sviluppo delle ICT all’interno delle aziende.
La digitalizzazione implica nuove sfide nell’ambito della salute e della sicurezza sul lavoro.
Le nuove tipologie di luoghi di lavoro, i nuovi processi e le nuove tecnologie possono aumentare la salute e la sicurezza dei lavoratori grazie a sistemi di lavoro human-friendly, ma la digitalizzazione potrebbe creare nuovi rischi per i lavoratori se non vengono presi in considerazione gli aspetti psicologici, sociali ed ambientali.
Nel 2025, con un’economia fortemente globalizzata e connessa, l’industria di produzione del settore del legno-arredo offrirà prodotti intelligenti personalizzati e servizi basati su sistemi vendite, logistici e di produzione digitali forniti da industrie sostenibili ed efficienti sul piano delle risorse con un immenso bisogno di molteplici talenti e competenze nell’ambito della digitalizzazione per poter salvaguardare una trasformazione competitiva dell’industria.
Alcune tecnologie, come i sensori avanzati a basso costo, l’Internet delle cose e l’Internet di ultima generazione, l’analisi di dati, l’intelligenza artificiale, la realtà virtuale e aumentata, la robotica collaborativa e i materiali programmabili offrono alle imprese che sono capaci di utilizzarli il potenziale di trasformare la propria attività.
I dipendenti futuri nell’industria del mobile non dovranno solamente essere in grado di svolgere compiti in maniera efficiente, ma anche possedere le competenze e l’abilità necessarie per riconoscere e adottare cambiamenti continui.
Le conoscenze tecniche restano essenziali e fondamentali, ma le competenze cognitive, sociali e comportamentali diventeranno prioritarie.
Dal punto di vista della sicurezza, i robot e le tecnologie digitali possono svolgere lavori fisicamente pesanti o monotoni con maggiore facilità ed efficienza.
I lavoratori possono essere allontanati dagli ambienti pericolosi, mentre dei sensori indicano automaticamente se sono necessarie operazioni di manutenzione su una macchina, riducendo così il rischio di avarie e incidenti.
I rischi comuni nell’industria dei mobili, come quelli legati alle sostanze pericolose, alle polveri, agli utensili e alle macchine esisteranno ancora, ma l’esposizione a tali rischi sarà ridotta.
Tuttavia, la digitalizzazione comporta anche diverse nuove sfide e situazioni di stress.
Le interazioni cognitive tra i lavoratori e i robot/cobot assieme ad altre tecniche digitali possono comportare condizioni di stress psicologico.
L’uso della robotica e dei cobot assieme ad altre tecniche digitali può aumentare il rischio di lavorare in solitudine e di sentirsi isolati.
Inoltre, può aumentare la pressione, così come i carichi di lavoro, e il dover affrontare compiti di complessità maggiore.
Attualmente, l’offerta di abilità non soddisfa la domanda ed è presente un divario netto tra le abilità che saranno richieste dall’industria dei mobili in un futuro prossimo e la formazione che viene attualmente offerta e fornita.
Per affrontare al meglio il cambiamento, le nuove competenze dovrebbero essere anticipate attraverso la formazione.
Secondo lo studio, infatti, è necessaria una cooperazione migliore tra il settore dell’istruzione e quello del lavoro, soprattutto per i programmi tecnici.
Saranno sempre più importanti le competenze trasversali, della collaborazione e le competenze digitali.