È una delle 50 invenzioni più rivoluzionarie dell’economia moderna, secondo la BBC.
Il codice a barre GS1 compie 45 anni.
Da allora è possibile tracciare i prodotti e condividerne le informazioni, insomma una vera e propria piccola ma grande rivoluzione, ancora oggi utilizzata a livello globale in oltre 150 Paesi.
Basti pensare che il classico “beep” alle casse del supermercato viene emesso ben 6 miliardi di volte al giorno in tutto il mondo e in Italia sono oltre 60 milioni le persone che lo utilizzano.
Una delle caratteristiche del codice è quello di poter essere letto ovunque.
Per questo si dice che sia la lingua del business più parlata al mondo.
Inventato nel 1948 dall’intuizione di Bernard Silver e Norman Joseph Woodland, che pensarono alle ormai famose linee verticali osservandole sulla sabbia, è nel 1973 che l’associazione statunitense delle principali aziende del settore alimentare adottano il codice a barre GS1, che si chiamava Upc, e l’anno successivo viene utilizzato per la prima volta nella cassa di un negozio.
In Italia l’ente autorizzato a rilasciare il codice a barre è GS1 Italy, a cui aderiscono 35mila imprese. Ad ognuna delle 13 barre verticali corrisponde una cifra, ed è possibile effettuare dalle 40 alle 200 scansioni al secondo, con una probabilità di errori di 1 su 1 milione.