Aumenta l’appeal del packaging in vetro. Sempre più presente sugli scaffali dei supermercati e nei negozi, piace per il rispetto dell’ambiente, per il mantenimento del gusto e si rivela essere particolarmente adatto per contenere i prodotti “premium”.
L’85% dei consumatori italiani lo ritiene il miglior packaging e lo scorso anno l’85,9% delle famiglie lo ha gettato nell’apposito contenitore per la raccolta differenziata.
Lo rivela l’analisi condotta per Assovetro da Guido Cristini, docente dell’Università di Parma, presentata recentemente ad esponenti del settore della produzione, dell’alimentare e della grande distribuzione.
Oggi per vino, birra, sughi l’85% del fatturato è assorbito grazie alle confezioni in vetro, con una crescita anche per olio, succhi e conserve.
Il materiale è riciclabile al 100% ed è campione dell’economia circolare. Inoltre, le caratteristiche green delle confezioni in vetro continuano a migliorare: in 40 anni l’energia necessaria per produrre bottiglie e vasetti è stata abbattuta del 50% e sono calate del 70% le emissioni.
Il tasso di riciclo del vetro ha raggiunto lo scorso anno il 76,3%, permettendo di risparmiare oltre 3 milioni di tonnellate di materie prime vergini.
“La sostenibilità ambientale è un tema su cui oggi i consumatori si sentono particolarmente coinvolti anche quando scelgono un prodotto al supermercato. Questo vento a favore del vetro, come packaging sostenibile, deve richiedere più che mai il nostro impegno. E l’industria europea del vetro si è già data un obiettivo: raggiungere entro il 2030 il 90% di tasso medio di raccolta del vetro destinata al riciclo”, spiega Marco Ravasi, presidente della sezione contenitori in vetro di Assovetro.
In Italia l’industria di bottiglie e vasi in vetro conta 16 aziende, 39 stabilimenti, 7.100 addetti, sviluppando due miliardi di fatturato e posizionandosi seconda in Europa nella produzione di contenitori.