Trasporti Nazionali e Internazionali
10 Dicembre 2018
Da qualche anno, con il boom della logistica per l’e-commerce, le merci si muovono incessantemente per aria, mare e terra e sempre di più anche in città.
Alcuni parlano di un fenomeno letteralmente fuori controllo: “Oggi gli acquisti on line, con arrivo della merce direttamente a domicilio, generano nel Paese circa 21 milioni di consegne l’anno.
Per una città come Roma significa ogni giorno 20-25 mila veicoli commerciali che girano per il centro, con ovvie ripercussioni su traffico e congestione.
Il fenomeno va governato a livello istituzionale”, dice a L’Automobile Massimo Marciani, Presidente del Freight Leaders Club, l’associazione degli operatori della logistica e trasporto merci.
L’Aci stima in oltre 4 milioni i veicoli leggeri circolanti in Italia, quasi la totalità (3,7 milioni) furgoni diesel.
Oltre la metà di questi (2,3 milioni circa) sono mezzi da Euro 3 in giù, quindi particolarmente inquinanti.
Per rendere il meno impattante possibile il traffico merci in città ci sono però anche modelli virtuosi.
È il caso di Torino e Milano: nel capoluogo piemontese dal 2015 l’Amministrazione ha deciso di estendere il traffico degli Euro 5 dotati di un sistema di localizzazione dalle 6 alle 24.
Una sorta di “premio” a chi inquina meno, insomma: a questi veicoli è concesso inoltre l’utilizzo senza limiti delle aree di carico/scarico e delle preferenziali dei bus.
Iniziativa simile anche a Milano, dove, i veicoli elettrici possono circolare in area C anche negli orari vietati al trasporto merci.
“Ora chiediamo ai Comuni di adottare queste buone pratiche – conclude Marciani – e di armonizzare le regole d’accesso in centro in modo da favorire gli operatori che investono nella mobilità sostenibile”.