La rivoluzione green continua, e dopo le aziende investe anche il personale.
Secondo il sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal (l’agenzia nazionale politiche attive lavoro), solo nel 2017 sono state circa 653mila le imprese che hanno ricercato profili professionali con attitudine al risparmio energetico o alla sostenibilità ambientale.
Un dato che non viene inficiato dalla presenza o meno di precedenti investimenti green delle aziende.
Sono quindi quasi un’azienda su due (il 49,9%, per la precisione) quelle che richiedono che il proprio personale abbia competenze specificamente mirate al rispetto ambientale.
Le professioni per le quali vengono più spesso richieste simili skills sono quelle degli installatori di linee elettriche, riparatori e cavisti, tecnici della produzione e preparazione alimentari, tecnici meccanici, manovali nel settore delle costruzioni e della manutenzione di opere pubbliche, idraulici e posatori di tubazioni idrauliche e di gas.
La percentuale di nuovi assunti dotati di queste particolari competenze varia dall’84,3% al 64%, con una media del 70,98%.
Dati, questi, che si affiancano al 15,9% delle aziende italiane che già dichiarano di aver effettuato investimenti in prodotti e tecnologie green.