La blockchain, piattaforma software simile ad un libro contabile che supporta i Bitcoin, si sta diffondendo sempre di più e sta trasformando tutta la catena del valore.
Infatti, dopo essersi affermata come traccia permanente e inalterabile di ogni transazione effettuata, ora prende le distanze dai Bitcoin e le aziende considerano altre potenziali applicazioni.
Ad esempio, Chainforce, iniziativa realizzata da Orange Silicon Valley, riunisce sviluppatori e startupper che lavorano per creare Applicazioni Minimal Viable Blockchain (MVBA), ovvero una serie di applicazioni che creano soluzioni commerciali nel mondo reale.
L’impatto della blockchain sul commercio globale è già considerevole.
Barclays Bank, in unione alla startup Wave, ha completato una transazione finanziaria tramite blockchain, con la convinzione che essa accelererà le transazioni riducendo i costi e i rischi di frodi documentali.
In realtà, le potenzialità della blockchain vanno oltre il settore finanziario, perchè la crittografia è utile per qualsiasi transazione: la startup Everledger ha realizato un registro digitale globale di diamanti, fondato sul sistema di blockchain, per evitare furti e frodi.
È già impiegata anche nell’industria della difesa e nella gestione degli archivi per proteggere i dati da manomissioni.
Anche l’ONU sta sperimentando la blockchain all’interno del Programma alimentare mondiale, grazie a dei coupon protetti da crittografia che garantiranno il trasferimento dei fondi nei negozi dei campi profughi in Giordania.
Secondo Brian Behlendorf, direttore esecutivo di Hyperledger, la blockchain non sarebbe solo finanza, ma soprattutto “un’occasione per reinventare il modo in cui funziona una buona parte del mondo”.