Gep Informatica, azienda leader nello sviluppo di soluzioni software per la logistica di magazzino e dei trasporti, parteciperà con un intervento al convegno “Logisticamente on Food 2016“.
Alberto Cirelli ci fornisce, attraverso questa breve intervista, alcune considerazioni sullo stato del settore.
Buongiorno, innanzitutto siamo lieti della vostra partecipazione all’evento. “Logisticamente on Food 2016” sarà un luogo di incontro interessante all’interno del prestigioso contesto di Cibus Tec. Quali sono le vostre aspettative?
Siamo alla nostra prima partecipazione e le nostre attese sono legate principalmente a verificare in quale misura la logistica e la supply chain più in generale possono contribuire alla crescita di un mercato – quello del food nella sua globalità – che presenta ancora criticità, ma anche segnali importanti di crescita in taluni settori.
Capire come, e in che misura, l’uso ottimizzato della movimentazione delle merci possa contribuire alla crescita delle aziende del settore, diventa prioritario per una società come la nostra, sia che si tratti di movimentazioni “in house” dentro i magazzini, sia che si vadano ad affrontare le logiche e le opportunità della parte legata al trasporto.
Durante l’evento si approfondiranno le criticità del settore agroalimentare e si cercheranno soluzioni logistiche innovative. Come vede oggi l’industria del food e la sua distribuzione?
Dalla nostra angolazione vediamo ancora una situazione di ristagno, ma contemporaneamente anche ampie nicchie in cui si possono identificare margini di crescita importante, se pensiamo ad alcune produzioni di qualità, ad ampi settori della discount distribution e al catering.
Difficile in un mercato instabile leggere le tendenze e fare previsioni, però ci pare di cogliere che davvero chi spinge su cambiamento e innovazione di processo e tecnologica sia poi in grado di rispondere meglio alle continue esigenze di ottimizzazione delle movimentazioni, interne ed esterne.
Logistica e trasporti oramai sono cosa da vedere come unica fase e chi riesce a tradurlo in operatività vera, denota margini di crescita maggiormente significativi.
Alcuni dei temi più attuali sono la gestione efficiente, sostenibile, snella e customer oriented della supply chain. Quali consigli dareste alle aziende per migliorare la propria gestione?
Dal nostro punto di vista ribadiamo l’assoluto vantaggio che oggi hanno le società che vedono le movimentazioni e la supply chain come un tutt’uno con la parte trasporti.
Non possiamo più considerare le due fasi come staccate – logistica interna e trasporto esterno – ma le movimentazioni vanno considerate e organizzate come un’unica fase di movimentazione del prodotto.
Non ha nessuna importanza se utilizzo mezzi miei o di altri: ciò che conta è considerare che il cliente vero della logistica non è il cliente finale: è il camion che aspetta in baia.
Detta così può sembrare un po’ brutale, ma la realtà è che chi si sta muovendo con queste logiche ottimizza e produce utili, gli altri utilizzano modelli non coerenti alle esigenze e faticano molto di più.
Grazie e ci vediamo il 26 ottobre a ‘Logisticamente on Food 2016’