Con l’inaugurazione del Hub Regionale nel sud della Francia qualche giorno fa, il Gruppo Palletways ridisegna la mappa del trasporto espresso su pallet nel Vecchio Continente e apre tre Hub Internazionali a Montpellier, Milano e Saragozza.
La riorganizzazione del Servizio nel Sud Europa ad opera del più importante Network europeo specializzato nella movimentazione di merce pallettizzata, parte con l’inaugurazione del nuovo Centro di Smistamento Regionale a Montpellier, nella Francia Meridionale.
Il nuovo Hub permette di aumentare significativamente l’efficienza del servizio: i tempi di transito saranno più rapidi, sia per le consegne a livello nazionale, in particolare quelle destinate al Sud-Est della Francia, che per le spedizioni internazionali.
Palletways ha deciso di valorizzare anche il ruolo delle strutture di Milano e di Saragozza, facendoli divenire a tutti gli effetti Hub Internazionali.
I Concessionari collegati con Milano potranno inviare al centro di smistamento del capoluogo lombardo tutte le spedizioni internazionali destinate alla Francia, al Regno Unito e alla Penisola Iberica.
Sono avviati, inoltre, il Servizio giornaliero tra Italia e Spagna e due nuove rotte, che collegano Montpellier rispettivamente a Milano e Saragozza, con tariffe più competitive per entrambi i Servizi, Economy e Premium.
“La nuova configurazione del Network comporta un notevole miglioramento in termini di tariffe e tempi di resa per il traffico di merce nel Sud Europa – ha dichiarato James Wilson, CEO di Palletways Group – Con questa iniziativa gettiamo le fondamenta per un ulteriore sviluppo dell’attività in tutto il Vecchio Continente”.
Il riordino della Rete Paneuropea si è reso necessario a fronte di una crescita costante dei volumi che transitano sulle rotte internazionali.
Attualmente il Gruppo Palletways gestisce più di 33.000 pallet al giorno e si stima un’espansione dei volumi transfrontalieri nell’ordine del 50% per quest’anno.
Nel 2015, il Network ha portato a compimento un altro passo nello sviluppo della Rete, con l’inclusione di Polonia e Paesi Baltici, Bulgaria e Romania.