Il primo trimestre 2020, impattato solo in parte dalle misure legate al contenimento della diffusione del covid-19, ha mostrato per il mercato immobiliare logistico una partenza in linea con il 2019; vi è stata una buona tenuta del settore che registra un take-up di ca. 340.000 mq, di poco inferiore allo stesso periodo dell’anno precedente quando però si registrò una locazione di 160.000 mq in un’unica operazione.
Il fattore principale che ha contribuito a questa dinamica positiva del mercato è stata la crescita dell’e-commerce che ha ricevuto un fortissimo impulso dall’emergenza sanitaria e ha, a sua volta, incrementato la domanda di immobili per la logistica dell’ultimo miglio, in pronta consegna.
In questo contesto prosegue anche la compressione del prime net yield, che ha raggiunto un valore pari al 5% rispetto al 5,2% di fine 2019.
Si ritiene che tale parametro possa subire un leggero incremento nei prossimi trimestri a causa della temporanea incertezza di mercato e della probabile volatilità di breve periodo dettata dalla situazione covid-19.
Il vacancy rate, in lieve calo, si attesta all’1,9% ma, da qualche anno, prosegue la crescita dell’attività di sviluppo di immobili per la logistica e nei primi tre mesi dell’anno sono stati completati circa 250.000 mq di nuovi magazzini – di cui il 12% di tipo speculativo – e ulteriori 1,6 milioni di metri quadrati sono attualmente in costruzione, di cui 1,5 milioni in consegna entro la fine del 2020.
Il volume di investimenti per immobili logistici ha registrato una leggera crescita (+14%) rispetto allo stesso periodo del 2019 e per il resto dell’anno le prospettive restano positive.
Infatti, malgrado l’incertezza legata all’evoluzione del momento, che invita alla prudenza, l’interesse degli investitori per l’asset class logistico non sembra destinato a svanire.
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