(Comunicato stampa)
L’attuale situazione che il mondo industriale sta vivendo ha avuto origine nelle numerose interruzioni che hanno creato situazioni anomale e altalenanti per quanto riguarda i mercati facendoli diventare estremamente mutevoli costringendo l’industria a tenere un ritmo sempre più serrato spingendo sulla digitalizzazione industriale e sulla Logistica 4.0.
AIM10x è uno spazio unico creato da o9 per accompagnare innovatori, accademici e specialisti nella pianificazione aziendale e nei processi decisionali, consentendo ai partecipanti dell’evento di imparare dai massimi esperti al mondo, confrontarsi e accelerare così le proprie iniziative volte alla trasformazione digitale.
Durante le tre giornate dell’evento digitale AIM10X Global, o9 Solutions ha analizzato gli attuali processi decisionali delle aziende basati sulla visione del mercato, sulle politiche aziendali, e sull’interpretazione dei dati esterni e interni.
Su quest’ultima tematica, la crisi sanitaria ha messo in evidenza quanto molti sistemi di gestione e acquisizione dei dati si stiano rivelando oramai sorpassati, frammentati e poco efficienti.
Tuttavia, questa crisi si sta rivelando anche il più potente catalizzatore per la digitalizzazione industriale e l’adozione in larga scala di Intelligenza Artificiale (AI) e Machine Learning (ML) in particolar modo per la gestione dei dati.
Durante AIM10X Global, o9 ha esaminato la situazione attuale constatando quanto sia ormai indispensabile per le aziende avere la visione end-to-end: dal primo cliente all’ultimo fornitore, una visione end-to-end è essenziale per capire in brevissimo tempo cosa succede e decidere in modo tempestivo.
La questione primaria, secondo o9, è l’adozione un approccio di integrazione sia verticale che orizzontale, allineando tutte le business unit (BU) aziendali in modo tale che ogni singolo dato riesca ad essere gestito, interpretato correttamente, in tempo reale, e che i risultati di questa elaborazione diventino informazioni interconnesse e abbiano un impatto lungo tutta la filiera interna.
Svecchiare i processi interni di un’azienda, rappresenta un compito non facile, poiché va ripensato ogni processo nell’ottica di poter essere integrato nell’AI e nel ML, e quindi la migrazione verso nuovi modelli operativi digitali, richiede nuove capacità.
Le soluzioni tradizionali di solito si concentrano solo su un’area, tipicamente gestita da ogni singola BU: strumenti di previsione, pianificazione degli approvvigionamenti, e così via.
Il problema è che le decisioni vengono rallentate e risultano imprecise perché si fa uso di modelli operativi differenti.
Durante AIM10x, o9 ha presentato la piattaforma Digital Brain, basata su AI e ML, soluzione unica per una completa visione del business e che prende in considerazione ogni aspetto e informazione.
Il Digital Brain è uno strumento end-to-end che permette a tutti i processi di funzionare con maggiore efficienza ed essere più resilienti.
Integrare una piattaforma Digital Brain significa avere la capacità di sfruttare i dati, molti più dati di quelli utilizzati finora, generalmente da dieci a cento volte tanto, sostituendo i molti strumenti utilizzati.
Il Digital Brain realizza un digital twin dell’azienda su cui associa i dati e le informazioni rendendoli interconnessi. Su questa base il Digital Brain potrà effettuare analisi predittive e prescrittive attraverso l’AI e il ML.
Attraverso la potenza del cloud computing, l’applicazione del ML e l’AI permette la gestione analitica di grandi quantità di dati e grazie alla potenza della singola piattaforma in esecuzione nel cloud, tutto questo avviene molto più velocemente rispetto alle applicazioni tradizionali.
I processi decisionali data driven, vengono così portati ad un livello superiore con il risultato di decisioni migliori e più veloci. Con il Digital Brain di o9 si possono ottenere, ad esempio, dati previsionali più accurati, destinati a tutti i livelli della Supply Chain, e a beneficio quindi della logistica.
o9, durante AIM10x, ha più volte sottolineato che oltre alle capacità necessarie per rivoluzionare i propri modelli operativi in ottica AI, occorre un avvicinamento non troppo impattante alla tecnologia.
Il Digital Process Prototype (DPP) è la soluzione che o9 propone e che rappresenta un sistema a bassissimo rischio per le aziende e che permette loro di testare da subito come la piattaforma Digital Brain possa affrontare problematiche specifiche.
In 10-12 settimane, attraverso il DPP, un’azienda potrà sperimentare software reali che elaborano i propri dati con la possibilità concreta di disporre di una preziosa roadmap che permette un’implementazione completa verso la piena trasformazione digitale.