(Comunicato Stampa)
Gruppo Grendi, primo operatore marittimo italiano divenuto società benefit, attivo nel settore della logistica da più di 190 anni, chiude il bilancio consolidato del 2021 a 68,6 milioni di euro, in crescita con un +19% rispetto al 2020 e raddoppiando i 33,8 milioni di euro del 2016, spinto dalla logistica sostenibile e integrata. Sono queste le previsioni che emergono dalle prime evidenze del bilancio consolidato del Gruppo Grendi.
“Il trend di crescita del fatturato degli ultimi 6 anni si è avviato con la decisione di Grendi, nel 2016, di trovare casa, per quanto riguarda il porto di accesso nel Mar Tirreno, nel terminal di Marina di Carrara, una base stabile sulla quale fare leva per impostare nuovi investimenti in processi ed equipment. I punti saldi della nostra strategia sono la tecnologia delle “cassette” per l’efficiente imbarco e sbarco dei container sulla nave, la logistica su misura con le competenze nell’ambito dei trasporti eccezionali nelle linee marittime sulla Sardegna e il servizio nave taxi per trasportare via mare il carico delle navi e decongestionare le tratte stradali più trafficate”, commenta Antonio Musso, A.D. di Grendi Trasporti Marittimi.
Su queste prospettive il Gruppo ha aperto nuove linee di business aggiuntive verso il centro e sud Italia per offrire soluzioni di logistica integrata a grandi gruppi industriali e della grande distribuzione.
Queste strategie sono state premianti rispetto al 2020 e hanno visto crescere entrambe le linee di business consolidate del Gruppo (M.A. Grendi dal 1828 – trasporti terrestri e collettame e Grendi Trasporti Marittimi – trasporti marittimi e terminal portuali).
Più in dettaglio i terminal del Gruppo di Marina di Carrara, Olbia e Cagliari nel 2021 hanno visto transitare 148.800 teu complessivi (l’unità di misura dei container equivalente a 20 piedi) a cui si aggiungono i 30.045 teu del traffico containerizzato internazionale e oltre 892mila ml eq (metri lineari equivalenti) di merce che con il traffico container internazionale superano quota 1 milione ml eq, con un incremento annuale del 23%.
In particolare, nel 2021 sono cresciuti i volumi trasportati in container (+18%) e su merce rotabile (+34%) rispetto al 2020 mentre, in riferimento al 2018, sono raddoppiati sia i volumi containerizzati, che hanno superato quota 111.000 teu (l’unità di misura dei container equivalente a 20 piedi) che quelli relativi a merce rotabile (circa 32.000 pezzi alla fine dell’anno scorso).
Lo sviluppo delle attività del Gruppo è stato sostenuto anche nel 2021 da un intenso programma di investimenti di circa 4,7 milioni (soprattutto per magazzini, terminal e mezzi), pari al 7% del fatturato. “L’obiettivo è che gli investimenti raggiungano il 10% alla fine dell’anno in corso, nell’ambito di un programma quinquennale (2019-2023) pari a 22 milioni di euro”, aggiunge Musso.
“Con l’avvio di MITO”, ha commentato Antonio Musso, A.D. di Grendi Trasporti Marittimi e di MITO, “l’attività terminalistica diventa sempre più una business unit significativa insieme alle attività consolidate del gruppo relative alle linee marittime per la Sardegna e al collettame con il Sud Italia”.
Da fine 2021 è, infatti, operativo MITO (Mediterranean Intermodal Terminal Operator) of Sardinia, la new company a cui il Gruppo Grendi ha conferito il ramo di azienda per l’attività sul terminal internazionale Lo-Lo (350 m di banchina con area di stoccaggio di 86mila mq) dedicato alla movimentazione di container con gru nel Porto Canale di Cagliari, infrastruttura importante per lo sviluppo portuale e industriale della Sardegna, grazie anche alla prossimità a mercati emergenti come quelli del Nord Africa.
Nel 2021 il volume movimentato nel solo terminal internazionale è ammontato a 30.050 teu.
I quantitativi di merci trasportati e distribuiti su gomma da “M.A. Grendi dal 1828”, sono aumentati di circa il 23% rispetto al 2020, raggiungendo un totale di 1,6 milioni di quintali.
“La Sardegna è la regione principale della nostra attività dove è stato movimentato circa il 54% dei volumi distribuiti nel corso del 2021. Il Gruppo dispone dal 2013 di un magazzino di distribuzione merci di 10.000 mq nell’area retrostante il terminal di Porto Canale di Cagliari. Lo sviluppo dell’attività sulla Sardegna, in cui è operativo questo terminal portuale sin dal 1998, richiede la costruzione di un ulteriore magazzino di 10.000 mq che raddoppierà la capacità di deposito. Per realizzare questo investimento pari a 8,5 milioni di euro il Gruppo attende l’esito della richiesta di licenza edilizia per il primo trimestre del 2022. I prefabbricati sono già stati ordinati e, una volta ottenute le autorizzazioni necessarie, è prevista la realizzazione dell’opera nel giro di un anno”, commenta Costanza Musso, amministratore delegato di “M.A. Grendi dal 1828”.
“Abbiamo inoltre potenziato le soluzioni di distribuzione e collettame in Lazio, nell’ambito di un progetto strategico di consolidamento del Gruppo sul territorio nazionale e in modo complementare alle altre soluzioni di trasporto integrato che fanno parte dell’offerta Grendi. Nel 2022 contiamo di continuare a crescere a doppia cifra con trasporti e distribuzione in Sud Italia e consolidando la nostra posizione in Sardegna”, conclude Costanza Musso.
Nel 2021 Grendi è stato il primo operatore marittimo italiano a modificare lo statuto per diventare società benefit, impegnandosi così a comunicare annualmente risultati ed impegni per un impatto sociale e ambientale positivo, verso tutti i portatori di interessi. In aggiunta è stato avviato il processo per ottenere la certificazione BCorp.
Nella logica di sostenibilità rientra anche l’attività dei due hub di distribuzione del Gruppo a Cagliari ed Olbia, i cui porti sono collegati tutti i giorni della settimana da Marina di Carrara: questo ha permesso una sensibile riduzione dei trasporti su gomma tra sud e nord della Sardegna pari a circa 100.000 km al mese nel periodo luglio-dicembre 2021, un risparmio di km destinato a crescere a beneficio di ambiente ed efficienza di sistema.
A questo riguardo, inoltre, il Gruppo ha deciso di collaborare con il dipartimento di Ingegneria dei Trasporti dell’Università di Cagliari per sviluppare un modello specifico di calcolo delle emissioni di CO2 equivalente nelle soluzioni di trasporto integrato offerte dal Gruppo.
Un modello che, una volta definito, verrà sottoposta ad asseverazione ISO 14021 così da definire e oggettivare gli obiettivi di miglioramento a breve e medio termine.