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Borsino Immobiliare della Logistica: lo strumento di analisi sul mercato immobiliare logistico
Il Borsino Immobiliare della Logistica nella sua 34° edizione mette a confronto l’attrattività, la competitività e il benessere del mercato immobiliare logistico


20 Febbraio 2023

Borsino Immobiliare della Logistica: lo strumento di analisi sul mercato immobiliare logistico

Il noto strumento di analisi “Borsino Immobiliare della Logistica” del Dipartimento di Ricerca di World Capital Group (WCG), realizzato in collaborazione con Nomisma e Unioncamere, in tutti questi anni, è diventato un vero e proprio punto di riferimento per il mercato immobiliare logistico.
Nella prima parte di quest’edizione viene presentato un approfondimento sui maggiori trend di mercato a livello nazionale relativi al secondo semestre del 2022, in cui il mercato logistico si rivela essere uno dei segmenti più interessanti per gli investitori.

La concorrenza per gli immobili logistici disponibili sul mercato e l’importante aumento dei costi di costruzione dovuti all’innalzamento dei prezzi delle materie prime, nel secondo semestre del 2022 hanno generato un incremento dei canoni di locazione.
Le location con i canoni più elevati risultano essere: Firenze (62 e 83€/mq/anno), Milano (60 e 68€/mq/anno), Prato (57 e 72€/mq/anno), Roma (57 e 68€/mq/anno) e Genova (55 e 70€/mq/anno).

Il mercato logistico italiano continua ad attrarre un significativo volume di capitali, nonostante l’aumento dei costi relativi ai finanziamenti portino ad una flessione dei rendimenti.
La Lombardia e l’Emilia-Romagna si confermano location strategiche per la logistica grazie soprattutto alla presenza di importanti collegamenti stradali, ferroviari e aereoportuali e di consolidate aziende operanti nel settore logistico, ha spiegato Andrea Faini, CEO di WCG.

Nel Nord Italia, la città di Torino riporta i valori più alti (5,1% – 5,9%) mentre Milano quelli più bassi (4,2%-5,0%).
Nel Centro Italia, la città di Roma registra rendimenti netti oscillanti (4% – 5%).
Il Sud Italia, risulta invece essere una location ancora poco attrattiva, infatti la città di Catania registra rendimenti intorno al 5,1% – 6,4%.

Per misurare attrattività, competitività e benessere dei territori italiani, Nomisma popone lo score Italy2Invest, un servizio di Urban Data Intelligence in grado di integrare le informazioni sugli immobili con quelle del contesto.
Inoltre lo strumento è in grado di offrire consulenza e supportare le scelte di investitori e policy maker. Dagli studi, Milano è la prima tra le province Primary Location per attrattività del territorio (I2I Score 72,0/100), grazie soprattutto al contributo dei domini di analisi Mercato Immobiliare, Imprese e credito, Condizioni socioeconomiche delle famiglie.
A seguire Roma (68,7/100) e Bologna (66,7/100).

Cosa ne pensano i player logistici?

Oltre al sentimento di mercato, domanda/offerta, investimenti logistici, il confronto con il mercato europeo e il focus sui cap-rate netti, il Borsino Immobiliare della Logistica mette al centro le impressioni e le interviste dei principali player del settore con l’obbiettivo di analizzare a 360° temi come: logistica end-to-enddigitalizzazione e innovazione.

Logistica urbana e recupero delle aree dismesse

“Il settore immobiliare è uno degli strumenti centrali della nostra visione di sviluppo e negli ultimi anni ha raggiunto uno ruolo sempre più significativo – dichiara Umberto Ruggerone, Presidente di Assologistica.
Gli immobili logistici come i magazzini, i terminal intermodali, i porti o gli aeroporti, rappresentano nell’insieme l’hardware su cui si sviluppa l’intera applicazione dell’attività logistica.
Proprio per questo credo che sia importante avviare una riflessione sull’utilizzo di strumenti regolatori che tengano conto dei reali impatti che la logistica produce sul territorio e sulla possibilità di poter definire le regole affinché sia possibile che siti industriali o aree artigianali, ad oggi dismesse, siano recuperate”.

Logistica 4.0 e digitalizzazione

Manuel Scortegagna, Vicepresidente di Fedespedi ha parlato del Progetto Pilota che Fedespedi ha fatto insieme ad Accudire per la realizzazione della e-CMR.
“La lettera di vettura elettronica (e-CMR) rappresenta una grande opportunità per modernizzare e migliorare la qualità delle catene di approvvigionamento, a tutto vantaggio delle imprese di trasporto, di spedizioni e delle imprese dell’industria produttiva, rendendo la supply chain un elemento di valore aggiunto in grado di incidere sulla competitività del prodotto”.

“La digitalizzazione a supporto della nuova mobilità è al centro di grandi processi di sviluppo, abbiamo le migliori tecnologie e le migliori competenze a disposizione in tutti i settori e abbiamo l’obbligo di sfruttare tutte le opportunità che il PNRR ci sta offrendo per l’upgrade digitale delle imprese di logistica.
Le imprese di trasporto e logistica stanno riuscendo ad avere una maggiore capacità a reagire alle variabili negative, questo perché da tempo hanno investito sulla digitalizzazione.
Non ci sono dubbi, la logistica 4.0. e la digital transformation sono opportunità da cogliere” – dichiara Antonio Errigo, Vice Direttore Generale e Responsabile delle Relazioni Internazionali di Alis.

Damiano Frosi, Direttore e Maria Pavesi, Ricercatore Senior dell’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet”, hanno dato il loro punto di vista sull’evoluzione della logistica 4.0.
“Negli ultimi anni la digitalizzazione è diventata un prerequisito imprescindibile.
Ad oggi l’implementazione di soluzioni di logistica 4.0 è un processo ancora in corso che interessa tre principali ambiti di azione: automazione, integrazione e il processo decisionale.
Il successo della trasformazione 4.0 dipende in particolare dalla collaborazione fra gli attori della filiera, dall’integrazione di diverse tecnologie e sistemi informativi, e dallo sviluppo di una strategia organica”.





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