Il 2017 è stato l’anno della
crescita per tutto il settore del
trasporto merci.
A rivelarlo sono i dati divulgati dalla Nota Congiunturale di
Confetra, Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica, relativi allo scorso anno.
E con la crescita dei trasporti, cresce anche l’occupazione nei poli logistici.
Secondo l’Istat sarebbero quasi
250mila in Italia gli addetti all’imballaggio e al magazzino nella gestione della logistica e il mercato pare richiederne richiede sempre più.
In Veneto, per esempio, il mercato richiede sempre più figure specializzate: solo dal 2015 al 2017, le assunzioni di impiegati nella gestione della logistica sono state
46.730, con un saldo occupazionale di +5.035 unità (dati Veneto Lavoro).
L’Osservatorio di
Excelsior Unioncamere, riguardante gli “addetti alla gestione dei magazzini e professioni assimilate”, rivela, d’altra parte, una certa
difficoltà nel trovare profili adatti.
Il 25% delle imprese venete, ad esempio, ha riscontrato questo tipo di difficoltà, per il 67,8% degli intervistati pesa una preparazione inadeguata dei candidati, nel 21,4%, invece, a mancare sono proprio i candidati.
E la quasi totalità delle imprese ritiene fondamentale per i
futuri addetti alla logistica e al magazzino, una formazione più avanzata (94%).
Con le nuove tecnologie, l’automatizzazione, la digitalizzazione… anche il lavoro del magazziniere infatti sta evolvendo e, per un’impresa su quattro è difficile reperire sul mercato risorse competenti.
Tra le aree di maggiore sviluppo c’è la
Responsible Supply Chain Process Certification, ovvero la sostenibilità applicata alla logistica su cui molte imprese stanno puntando.
Da qui scatta un altro problema, quello del
legame fra
istruzione e
formazione.
Per permettere a diplomati o laureati di apprendere competenze adeguate e incamerare esperienza si rende necessario un dialogo fra istruzione e mondo del lavoro, un nodo che la politica non è mai stata in grado di sciogliere.
Infatti, coloro che più si trovano in difficoltà a inserirsi nel mondo del lavoro sono proprio i neo laureati per mancanza di esperienze lavorative.
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