Dal 30 luglio 2025 è entrato ufficialmente in vigore il nuovo Modello di comunicazione dell’opzione IVA, approvato con il Provvedimento AE n. 309107 del 28 luglio. Uno strumento pensato per disciplinare il versamento dell’imposta nei servizi di trasporto, movimentazione merci e logistica, con importanti implicazioni per committenti e prestatori.
La misura fa seguito all’art. 1, comma 59 e 60 della Legge 207/2024, che introduce un regime transitorio per il versamento dell’IVA dovuta nei contratti di appalto, subappalto o rapporti negoziali comunque denominati. In tale contesto, il committente assume l’onere di versare l’IVA in nome e per conto del prestatore, con responsabilità solidale sull’imposta.
L’opzione, che ha una durata triennale, può essere esercitata anche tra subappaltatori e non dipende dall’adesione tra committente e primo appaltatore. Una novità che, secondo diversi esperti, snellisce le procedure, riducendo i rischi di evasione e le complessità operative.
Il Modello di comunicazione va trasmesso esclusivamente in via telematica all’Agenzia delle Entrate, da parte del committente, direttamente o tramite intermediario. Quest’ultimo è tenuto a rilasciare copia della comunicazione e della ricevuta, che rappresenta prova di avvenuta presentazione.
Dal 30 luglio 2025, la trasmissione è abilitata tramite il software dedicato “ReverseChargeLogistica”, con validazione automatica dei dati. Eventuali errori materiali possono essere corretti con una comunicazione sostitutiva, senza tuttavia modificare l’opzione originariamente esercitata.
Il versamento dell’IVA resta ancorato all’art. 17 del D.Lgs. 241/1997, senza possibilità di compensazione, ed entro il termine del mese successivo alla data di emissione della fattura. A supporto dell’operatività, con la Risoluzione AE n. 47/2025, l’Agenzia ha istituito il codice tributo 6045, da utilizzare nel Modello F24.
Nel dettaglio:
Queste indicazioni consentono un monitoraggio puntuale delle transazioni e una corretta imputazione temporale del versamento.
L’introduzione del nuovo Modello e del regime opzionale rappresenta un cambio di paradigma per la logistica e il trasporto merci. Responsabilità condivise, tracciabilità dei flussi fiscali, uniformità procedurale: questi i pilastri della riforma.
Per i committenti, si tratta di un’opportunità per presidiare meglio la filiera, evitando irregolarità che potrebbero ripercuotersi su tutta la catena di fornitura. I prestatori, invece, beneficiano di una semplificazione burocratica e di una maggiore certezza normativa.
Sebbene il regime sia facoltativo, è plausibile attendersi una crescente adozione nel medio termine, soprattutto in ambito GDO, 3PL e trasporti integrati. Logisticamente seguirà gli sviluppi e raccoglierà i feedback operativi delle imprese.
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