“Il trattamento dei Raee 2015”, realizzato dal Centro di Coordinamento Raee, è stato presentato dallo stesso CDC a Milano lo scorso mercoledì.
Il rapporto ha evidenziato che i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) recuperati e riciclati lo scorso anno hanno raggiunto le 329.460 tonnellate, ossia il 36% dell’immesso sul mercato.
Gli impianti italiani autorizzati, quindi, hanno trattato poco più di un terzo delle 883.882 tonnellate entrate nel mercato, di cui il 79% è stato recuperato da ambienti domestici e il 21% da Raee professionali.
Il dato di per sé non viene considerato insoddisfacente, ma è comunque inferiore al target europeo, pari al 45% di tasso di ritorno (Direttiva Europea 2012/19/UE) e destinato ad aumentare al 65% entro il 2019.
Fabrizio Longoni, direttore generale del Centro di Coordinamento Raee, spiega che il nostro Paese mira al primo dei due obiettivi nel 2017: “In questa direzione si muove anche il recente Accordo di Programma sul Trattamento, attraverso il quale vogliamo garantire una maggiore uniformità dei livelli di trattamento da parte delle aziende e raggiungere un livello qualitativo di eccellenza nella lavorazione di questa tipologia di rifiuti”.