“L’esternalizzazione del servizio di logistica dei farmaci e dei beni sanitari ha consentito all’Azienda Ospedaliera di Perugia un risparmio annuo di oltre 600 mila euro, il 28% in meno rispetto ai costi pre-appalto”.
È quanto si rileva da uno studio presentato in occasione del workshop “La logistica farmaceutica in tempi di spending review” che si è svolto il 25 maggio nella sede della direzione generale dell’Azienda Ospedaliera a Perugia.
La ricerca su “Esternalizzazione della Logistica di Magazzino nell’Azienda Ospedaliera di Perugia: analisi dati logistici” è stata condotta da Carlo Rafele, Ordinario di Ingegneria Gestionale e della Produzione al Politecnico di Torino e commissionata dalla Fondazione Scuola Nazionale Servizi.
L’analisi aveva l’obiettivo di monitorare l’andamento, l’impatto sull’organizzazione interna ospedaliera e i miglioramenti conseguiti da quando, nel 2001, il servizio di logistica sanitaria è stato affidato alla Cooperativa perugina Servizi Associati.
L’azienda è tra le prime in Italia a operare nel settore della logistica a supporto delle aziende sanitarie.
Servizi Associati, 1500 collaboratori e 40 milioni di fatturato, nasce nel 1975 con competenze specifiche nella gestione di servizi integrati di archiviazione, manutenzione, distribuzione e logistica.
Nel 1996 viene attivato l’asset logistico per offrire un servizio integrato e informatizzato di logistica dei farmaci e dei beni sanitari.
La razionalizzazione della catena logistica ha consentito all’Azienda Ospedaliera di Perugia, in questi 15 anni, non solo una significativa diminuzione dei costi della spesa sanitaria ma anche la riduzione del margine di errore nelle somministrazioni di farmaci ai pazienti e un alleggerimento del personale ospedaliero da attività non propriamente assistenziali.
L’Azienda Ospedaliera di Perugia ha potuto contare su un risparmio annuo di oltre 600 mila euro, il 28 per cento in meno rispetto ai costi pre-appalto.
“Parlare di logistica sanitaria – ha sostenuto Emilio Duca, direttore dell’Azienda Ospedaliera di Perugia – è appropriato perché il suo ruolo è centrale non solo per una maggiore efficienza dei sistemi, ma anche per una migliore efficacia delle terapie e per la sicurezza dei nostri pazienti.
L’informatizzazione di tutte le procedure, infatti, ha permesso la tracciabilità delle prescrizioni fino alla somministrazione del farmaco.
In questo modo sono stati drasticamente ridotti quei rischi clinici che caratterizzano il 4% dei ricoveri, ovvero la possibilità di avere reazioni avverse da farmaci per errori di prescrizioni o somministrazioni.
Questo risultato è stato conseguito insieme al contenimento dei costi che il sistema sostiene”.