Durante il primo Forum internazionale sui trasporti e la logistica organizzato a Cernobbio lo scorso 12 e 13 ottobre, Confcommercio-Isfor ha presentato una ricerca che evidenzia come le operazioni di import/export italiane necessitino di circa il doppio dei giorni rispetto a Belgio, Germania e Spagna e fino al triplo rispetto all’Olanda.
Come riporta il Sole24Ore, il costo di tale inefficienza, che riguarda la logistica del settore portuale, ha un costo di circa 42 miliardi l’anno per il nostro Paese. Dalle analisi emerse dal Forum è difficile non comprendere quanto in Italia convenga invece investire sulla logistica, mai considerata – erroneamente – un settore produttivo di per sé.
Il ritardo e le limitazioni della mobilità e l’appesantimento dei regolamenti sono in netto contrasto con l’eccellenza del prodotto Made in Italy.
Come sottolineato dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, in Italia è sempre mancata una visione integrata tra politica economica in generale e politica della logistica e dei trasporti in particolare.
Il tema dei trasporti è spesso inesistente nel dibattito elettorale, che si concentra più sulla costruzione di nuove opere piuttosto che capire che con costi ben minori, migliorando collegamenti o semplificando le operazioni di sdoganamento, la competitività dell’industria italiana ne avrebbe grandi benefici.