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Piano Junker: l’Ue dà l’ok.
I primi soldi in autunno ma sono stati già autorizzati prestiti per cinque progetti.


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Piano Junker: l’Ue dà l’ok.

2 Settembre 2015

La Commissione Europea e la Banca Europea per gli investimenti (Bei) rendono operativo il fondo per gli investimenti strategici (Feis), la “cassaforte” del Piano Juncker per gli investimenti.

Le due Istituzioni hanno firmato gli atti di completamento dell’istituzione formale del Fondo e quelli che permettono al Feis di poter erogare i primi soldi dall’inizio dell’autunno.

Ciò consente alla Commissione Juncker di rispettare i tempi e all’Europa di avere già i primi progetti cantierabili.
Nella sua forma originaria il fondo Feis gestirà una garanzia di ventuno miliardi di Euro (sedici dei quali dal bilancio Ue e cinque dalla Bei) con cui mobilitare, grazie all’effetto leva, investimenti pubblici e privati fino 315 miliardi da qui al 2018.

Ma nove Paesi membri hanno già contribuito mettendo sul piatto nuove risorse per circa quaranta miliardi, rendendo la portata del Piano Juncker – questo l’auspicio – maggiore.
Il presidente della Commissione europea per ora si gode la firma dei documento tecnici.

“Grazie all’ottimo lavoro del Parlamento e la nostra attività intensa abbiamo reso possibile che il fondo divenisse operativo nel giro di pochi mesi, e questo è molto importante”, sostiene Jean-Claude Juncker.

Il Piano per gli investimenti, però, fa parte di quello che lo stesso Juncker definisce “triangolo virtuoso”, e composto da investimenti, consolidamento dei conti pubblici e riforme strutturali, tre elementi che “devono procedere di pari passo”.





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