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Cielo Unico Europeo 2+: insieme per innovare.
Lo sviluppo del Cielo Unico Europeo è di importanza vitale per il futuro dell’aviazione europea.


Outsourcing

Cielo Unico Europeo 2+: insieme per innovare.

10 Novembre 2014

Queste le conclusioni della Conferenza dei Ministri dei Trasporti EU, tenutasi a Roma per iniziativa della Presidenza italiana e della Commissione europea, che ribadiscono la necessità di un nuovo quadro regolatorio basato su una governance efficace e un controllo del traffico aereo incentrato su:

  • performance e qualità;
  • assetto istituzionale ottimizzato che eviti duplicazioni e inefficienze tra i diversi organismi europei
  • elevati standard di sicurezza;
  • avanzate tecnologie;
  • nuovo ruolo per gli stakeholder industriali cui affidare la responsabilità di creare efficienza e sinergie;
  • inclusione del mondo militare;
  • pieno coinvolgimento delle parti sociali.

 

Tutti gli stakeholder della comunità del trasporto aereo europeo hanno discusso in merito alle priorità del futuro Cielo Unico Europeo e, in particolare, sulle prospettive dell’iniziativa SES2+.
Il nuovo Commissario Trasporti, signora Violeta Bulc, ha rimarcato che “il Cielo Unico Europeo può essere un bell’esempio di come si possa lavorare insieme per innovare, crescere e migliorare la vita dei cittadini.

Perché si tratta delle persone, di trovare un sistema migliore per supportare i bisogni delle persone e dell’aviazione: meno ritardi, meno tempi di attesa, meno inquinamento, meno frammentazioni e inefficienze.
Non possiamo affrontare una realtà che è fatta principalmente da voli internazionali con sistemi nazionali.
Siate flessibili, troveremo il giusto compromesso”.

La conferenza ha visto l’ampia partecipazione delle istituzioni comunitarie e degli Stati membri dell’UE, nonché dei Paesi terzi associati ai progetti del Cielo Unico Europeo, delle autorità militari, della Conferenza Europea dell’Aviazione Civile, di Eurocontrol, dell’Agenzia Europea per la Sicurezza dell’Aviazione e del progetto SESAR.

Non sono mancati all’appuntamento anche i provider di servizi di navigazione europei, gli utenti dello spazio aereo, gli operatori aeroportuali e tutti gli altri rappresentanti della vasta comunità dell’aviazione europea.
I risultati conseguiti con la discussione pongono presupposti importanti per il Consiglio del 3 dicembre prossimo, ultimo sotto la Presidenza italiana.





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