Un investimento di circa 2 miliardi di euro per un piano di sviluppo programmato fino al 2030, con la previsione di creare la terza pista e il nuovo polo logistico.
Ma Malpensa, per ora, resterà così com’è.
Dopo le proteste, i comitati locali e le valutazioni sull’impatto ambientale, Enac ha bloccato tutto.
Alla base del piano c’era l’idea di aumentare la movimentazione annuale delle merci, creando un sistema logistico con nuove piattaforme e con un terminal ferroviario.
Insomma, per il momento non se fa nulla, anche se non è escluso che in un prossimo futuro Sea prepari un nuovo progetto.
Non sono note le cause che hanno portato Enac a ritirare il Master Plan, anche se un elemento che potrebbe aver condizionato la decisione potrebbe essere la recente sentenza della Corte di Cassazione, che ha obbligato il Ministero dei Trasporti a un maxi risarcimento di circa 8 milioni di euro a favore di un abitante di Arsago Serpio, comune prossimo allo scalo lombardo, per disastro ambientale, ecologico e acustico.