Venerdì scorso, come riportato anche dal The Medi Telegraph, l’Interporto di Venezia è stato ammesso alla procedura di concordato preventivo, come stabilito dal Tribunale lagunare, a qualche giorno di distanza dall’ammissione alla stessa procedura del Centro Intermodale Adriatico, gestore del Terminal.
Dall’autunno del 2013, sotto la guida del nuovo a.d. Roberto Reboni, l’operatività della infrastruttura è tornata al pareggio operativo.
Il piano presentato prevede la prosecuzione dell’attività e la cessione delle aziende in esercizio, ipotizzando il pagamento di tutti i creditori al 100%, mentre non viene previsto alcun esubero.
Spiega infatti l’advisor legale La Scala: “I lavoratori di Cia sono un grande patrimonio per l’azienda e per il porto di Marghera.
In questi mesi di crisi hanno mostrato un grande senso di responsabilità e la società sta riuscendo a venire fuori dalle secche senza nemmeno un’ora di cassa integrazione.
Il successo dell’operazione è dovuto all’incontro tra un imprenditore responsabile, advisor capaci di studiare un’operazione molto articolata, manager motivati, un Tribunale e un commissario giudiziale di raro spessore”.