È stato presentato a Milano il “Rapporto Annuale 2013 sul Sistema di Ritiro e Trattamento dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche in Italia”, realizzato dal Centro di Coordinamento RAEE.
Dal Rapporto emerge un sistema ormai consolidato ed efficiente nonostante la raccolta complessiva di Raee in Italia nel 2013, pari a 225.931.218 kg, registri il 5% in meno di quanto gestito nell’anno precedente.
La tendenza negativa è più contenuta rispetto al 2012 (-12%).
Una delle cause è sicuramente la contrazione delle vendite di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (Aee) e, di conseguenza, la minore quantità di Raee prodotti.
Gran parte del decremento del 2013 è inoltre imputabile al Raggruppamento R3 (la tipologia di Raee costituita da Tv e Monitor): un calo atteso e fisiologico vista la conclusione del passaggio al digitale terrestre, che ha favorito la sostituzione dei vecchi televisori a tubo catodico tra il 2009 e il 2012.
Per gli altri Raggruppamenti si registra una tenuta dei volumi gestiti, con qualche segnale positivo.
Non dimentichiamo, poi, tra i principali motivi del calo dei Raee gestiti, il traffico illegale di questa speciale tipologia di rifiuto.
Per comprendere la portata esatta del fenomeno, il CdC Raee e Legambiente hanno realizzato il dossier “I Pirati dei Raee”, presentato contestualmente al Rapporto.
Dal dossier è emerso che in Italia tra il 2009 e il 2013 sono state sottoposte a sequestro dall’Autorità Giudiziaria 299 discariche illegali in cui sono stati abbandonati rifiuti privi delle componenti valorizzabili, che rilasciano materiali tossici come mercurio, cromo esavalente, cadmio, nichel e piombo.