Con la fine di marzo entreranno in vigore le nuove linee guida adottate dalla Commissione Ue per chiudere nei prossimi mesi 28 casi di aiuti di stato ancora pendenti su aeroporti e compagnie.
Le nuove norme consentono aiuti di stato per le infrastrutture degli aeroporti in base a valutazioni sulla presenza o meno di altri mezzi di trasporto nella zona (per esempio treni ad alta velocità, altri scali), sull’accessibilità di una regione, la dimensione dell’aerostazione (privilegiando i piccoli sui grandi), e l’equilibrio tra investimenti pubblici e privati.
Gli aiuti al funzionamento degli aeroporti regionali invece verranno stabiliti in base al numero di passeggeri: per quelli con meno di tre milioni, ci sarà un periodo di transizione di 10 anni per permettere l’aggiustamento del modello di business in modo che al suo termine possano essere finanziariamente autonomi.
Per quelli con meno di 700 mila passeggeri, invece, ci sarà un regime speciale con più aiuti consentiti e un riesame della situazione tra cinque anni.
Per quanto riguarda invece gli aiuti pubblici alle compagnie aeree per avviare nuove rotte, questi saranno permessi ma solo per un periodo limitato di tempo.
Il commissario Almunia ha quindi invitato gli stati membri a notificare a Bruxelles schemi nazionali che attuino queste nuove regole, in modo da evitare in futuro alla Commissione l’analisi di ogni singolo caso.
Questa però continuerà a monitorare il rispetto delle linee guida e potrà svolgere indagini ex-post in caso di sospetta violazione.