Outsourcing
9 Dicembre 2013
Dal 2014 entrerà in vigore l’accordo di libero scambio stipulato tra Svizzera e Cina, che abbatte i dazi doganali sui beni svizzeri in uscita e sui beni cinesi in entrata.
“Pechino mette indiscutibilmente un piede in Europa”, spiega Romeo Orlandi, presidente del comitato scientifico dell’Osservatorio Asia e docente di Economia dell’Asia orientale all’Università di Bologna, come riferito dal Sole 24 Ore del 9 dicembre 2013.
Orlandi spiega quali vantaggi possono profilarsi per le aziende italiane: “A guadagnarci potrebbero essere le imprese del lusso, italiane ed europee, che esportano verso la Cina.
Ma anche i produttori di vino, presi di mira dalle autorità di Pechino come rappresaglia contro i dazi sui pannelli solari cinesi voluti dalla Ue.
Finora le aziende italiane interessate a investire in Svizzera non hanno messo l’accordo Pechino-Berna tra le motivazioni che le spingono a farlo. Però è vero che una volta in Svizzera un’azienda italiana avrà le stesse condizioni di un’impresa locale”.