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Investimenti nei trasporti: linee guida dall'International Transport Forum.

I metodi per misurare gli investimenti nelle infrastrutture dei singoli Paesi.




Outsourcing

Investimenti nei trasporti: linee guida dall’International Transport Forum.

30 Settembre 2013

Premessa
Le infrastrutture nel settore dei trasporti vengono definite un “ingrediente cruciale per lo sviluppo economico”: hanno un impatto economico consistente soprattutto ai livelli più bassi di income, come nel caso di ferrovie transcontinentali o canali che collegano gli oceani; a livelli più alti diventa invece più complicato misurare la causalità tra lo sviluppo delle infrastrutture e la crescita del reddito.

Eppure il rapporto tra questi due fattori esiste anche nelle economie più sviluppate e passa attraverso una molteplicità di canali: dagli investimenti privati, alla creazione di nuove attività come la logistica o la riconfigurazione della geografia economica.

Nella valutazione delle infrastrutture dei trasporti, che comprendono le strade, le ferrovie, le vie d’acqua interne, i porti marittimi e gli aeroporti, sono tre le definizioni di particolare importanza: gli investimenti o gli investimenti fissi lordi, la manutenzione e il capitale sociale.

A livello internazionale è auspicabile ottenere un archivio di dati sui singoli Paesi, e l’International Transport Forum ci indica quali dovrebbero essere.

Misurare gli investimenti
Il cosiddetto SNA – System of National Accounts – ovvero il sistema dei conti nazionali è uno standard mondiale per la compilazione delle statistiche di contabilità nazionale, nato nel 2008 e prodotto sotto l’egidia delle Nazioni Unite, della Commissione Europea, dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, del Fondo Monetario Internazionale e della banca Mondiale.

Il suo equivalente europeo è il SEC – European System of Accounts, un regolamento obbligatorio in seno all’Unione europeo, nato nel 2010, che contiene precise prescrizioni nella definizione delle transazioni.

L’SCN fornisce indicazioni dettagliate sul tempo di registrazione, la valutazione delle transazioni, e la proprietà delle infrastrutture di trasporto.

Per investire efficacemente nel settore dei trasporti, vengono evidenziate alcune informazioni chiave necessarie:

  1. Un inventario delle infrastrutture, per tipologia, luogo, condizione dell’infrastruttura e categoria e modalità di trasporto
  2. Utilizzo e performance dell’infrastruttura ed efficienza nel favorire il trasporto di persone e di merci
  3. I fattori che incidono sulla performance dell’infrastruttura stessa, che comprendono l’età dell’infrastruttura e la crescita di domanda del trasporto
  4. Indicatori economici che incidono sul trasporto
  5. Impatto degli investimenti e grado di competitivitàSfortunatamente, la maggior parte di questi dati spesso non è disponibile.

Il documento individua quindi alcuni dati di base fondamentali, tra cui quelli che riguardano gli investimenti nelle infrastrutture e la manutenzione delle stesse, da definire separatamente e a seconda dell’asset; il capitale sociale misurabile in valore monetario e in unità fisiche, infine gli indici del costo per le relative categorie di spesa.

I 20 Paesi interrogati su questi dati hanno saputo fornire risposte adeguate sulla manutenzione delle strade, nel 95% dei casi, mentre le informazioni sulla manutenzione per altre modalità di trasporto sono state fornite soltanto nel 63%-78% dei casi e i dati sul capitale sociale nel 60% dei casi.

La ragione per cui i dati sono spesso difficilmente reperibili risiede, secondo il documento, o nel fatto che si tratti di dati confidenziali (come è stato nel caso dei dati relativi alle ferrovie, ai porti e agli aeroporti in Australia), o nel fatto che queste informazioni non vengano raccolte perché a livello nazionale non vengono richieste.

Utilizzare i dati per migliorare le scelte di investimento
Sono due gli aspetti normalmente evidenziati nella statistica degli investimenti: la quantità e la qualità.
Ma altri aspetti, come le informazioni sul consumo di energia, sulle emissioni e altri impatti, non vengono sempre presi in considerazione.

Il documento fornisce quindi cinque indicatori che dovrebbero essere presi in considerazione:

  1. Indicatori sull’accessibilità che misurino la disponibilità dell’infrastruttura in relazione al territorio e in proporzione alla popolazione
  2. Indicatori di qualità
  3. Costi fiscali e indicatori di reddito, tra cui esborso di bilancio, spese, investimenti e ricavi generati
  4. Indicatori di utilizzo dell’infrastruttura (se viene utilizzata nel pieno della propria capacità)
  5. Indicatori di convenienza dal punto di vista dell’utenza

    Questi dati dovrebbero essere incrociati con altre informazioni altrettanto importanti, come:
  6. Dimensioni fisiche dell’infrastruttura per chilometro, densità dell’infrastruttura e informazioni tecniche sulla rete, come i dati sulla velocità.
  7. Misurazioni relative alla qualità del servizio, a quante tonnellate vengano trasportate per chilometro
  8. Informazioni relative al Pil, alla popolazione e alla dimensione territoriale della singolo Stato preso in esame
  9. I costi di lavoro e di capitale
  10. Informazioni relative al parco veicolare

Le raccomandazioni per implementare i dati
Tutte queste informazioni, se raccolte a livello nazionale, possono costituire un’importante fonte informativa a livello internazionale, per avere un quadro completo della situazione dei trasporti e delle infrastrutture nei singoli Paesi e nel confronto tra gli stessi.

Il documento fornisce quindi sette “raccomandazioni” rivolte a tutti gli Stati:

  1. Gli uffici statistici nazionali dovrebbero fornire almeno i dati sugli investimenti e sulla manutenzione, separatamente a seconda della tipologia di attività
  2. Si consiglia di fornire stime sulla quantità di capitale disponibile per tipologia di attività
  3. La definizione e la registrazione degli investimenti e della manutenzione dovrebbe seguire il più possibile il modello fornito dal Sistema Nazionale di Contabilità (SNA)
  4. Il regolamento della Commissione europea sulla portata delle infrastrutture di trasporto è un quadro concettuale utile per la classificazione delle infrastrutture per tipologia di attività. Lo sviluppo di definizioni più precise per tutte le tipologie di attività deve essere considerato come un elemento prioritario per il futuro
  5. Gli uffici statistici nazionali dovrebbero produrre o distribuire indici specifici sui costi della costruzione di infrastrutture di trasporto per utilizzarli come indicatori di spesa attraverso valori costanti
  6. I Paesi appartenenti all’OCSE e all’ITF sono invitati a considerare la possibilità di avere più dettagliate e mirate informazioni sulle cosiddette Purchasing Power Parities (PPPs)
  7. I dati dovrebbero includere sempre meta-dati sui metodi utilizzati per la rilevazione, sulle definizioni e sulle classificazioni

E’ possibile leggere l’intero Rapporto al seguente link:
http://www.internationaltransportforum.org/Pub/pdf/13Value.pdf





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