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Raccolta dei Rifiuti RAEE: lo stato attuale.

Il V rapporto annuale del Centro di Coordinamento RAEE sul sistema di ritiro e di trattamento di questi rifiuti.




Outsourcing

Raccolta dei Rifiuti RAEE: lo stato attuale.

3 Maggio 2013

Premessa


Se gli ultimi dati sui rifiuti RAEE – i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche – evidenziavano come il vero problema in Italia fosse la raccolta – avevamo visto come il 21% degli italiani non sapesse cosa fosse un’isola ecologica, il 24% non ne avesse mai utilizzata una – il trend sembra nettamente in miglioramento.

Rispetto alle nostre ultime osservazioni il V rapporto annuale elaborato dal Centro di Coordinamento RAEE mostra, infatti, dati positivi: la raccolta media pro capite, di 4 kg per abitante, è in linea con l’obiettivo europeo, i Centri di Conferimento sono aumentati del 9%.

Il rapporto, riferito all’anno 2012, anche se evidenzia un calo nelle tonnellate di RAEE raccolti – sono diminuite dell’8,5% rispetto all’anno precedente -, imputa questo decremento alla crisi economica e al crollo del mercato e mette in luce l’aumento delle strutture di raccolta distribuite sul territorio, che passano da 3.511 a 3.767, il 9% in più rispetto al 2011.

Vediamo, attraverso il V rapporto, come le Regioni si stanno muovendo per diffondere le pratiche di raccolta e di smaltimento.

Il Centro di Coordinamento RAEE

Consorzio di natura privata, gestito e governato dai Sistemi Collettivi sotto la supervisione del Comitato di Vigilanza e Controllo, il Centro di Coordinamento RAEE – CdC RAEE – ha il ruolo primario di garantire che tutto il Paese venga servito e che tutti i Sistemi Collettivi lavorino con modalità e in condizioni operative omogenee.

Stabilisce, quindi, come devono essere suddivisi i centri di raccolta RAEE tra i diversi Sistemi Collettivi, e si interfaccia con essi per le richieste di ritiro, attraverso un call center nazionale.

Con questo rapporto, il V per il Cdc RAEE, vengono analizzati i dati di raccolta relativi all’anno 2012, sul territorio nazionale.

Dati nazionali e dati regionali

Nonostante la flessione a livello nazionale dei quantitativi ritirati dai Centri di Conferimento, l’Italia ha comunque raggiunto l’obiettivo dei 4 kg per abitante.

Ogni Regione, però, mostra livelli a sé:
il Rapporto evidenzia, infatti, come le Regioni settentrionali facciano da traino, mentre il Sud non raggiunga ancora i livelli di raccolta auspicabili.

Elemento chiave per dare slancio alla raccolta sono proprio i Centri di Raccolta e il ritiro con il sistema “uno contro uno” da parte della Distribuzione.

I livelli da raggiungere per rimanere sulla soglia europea cambieranno: con la Direttiva europea del 2012 la soglia minima non si baserà più sul rapporto quantità per abitante, ma sul rapporto tra i quantitativi raccolti e la media delle nuove apparecchiature immesse sul mercato nei tre anni precedenti.

Norma che dovrà essere recepita dagli Stati membri entro il 14 febbraio 2014.

In Italia il valore di riferimento in peso di apparecchiature elettriche e elettroniche immesse sul mercato si è ridotto del 12%.

Il Centro di Coordinamento RAEE evidenzia come, particolarmente per questo quinto rapporto relativo al 2012, sia stata pertanto incisiva la crisi economica.

Questo segnale ha obbligato il CdC a fare maggiori sforzi e a creare una “sempre maggiore integrazione tra tutti i soggetti coinvolti nella filiera”.

A livello regionale risulta un forte divario tra il Nord e il Sud: le Regioni del Nord hanno raggiunto una raccolta pro capite di 4,94 kg, superando quindi la media nazionale di 4 kg.

In complesso, nelle regioni settentrionali, il numero dei Centri di Raccolta è pari a 2.468 e i Luoghi di Raggruppamento sono 53.

La Regione più virtuosa è la Valle d’Aosta, l’unica che mostra un dato di raccolta in crescita (+10,43%).
Per quanto riguarda il Centro Italia, nonostante la raccolta complessiva aumenti di oltre il 4%, quella pro capite si ferma al di sotto della media nazionale (3,97 kg).

I Centri di Conferimento sono comunque in crescita, con 100 unità in più rispetto all’anno precedente.

Nel Sud la situazione è piuttosto disomogenea. Complessivamente la raccolta è pari a un -4,72%, e la raccolta pro capite è al di sotto della media nazionale con 2,71 kg per abitante.

Il numero dei Centro di Conferimento è aumentato notevolmente, ma, in rapporto alla popolazione servita, la rete di raccolta ha – secondo il CdC – ampi margini di miglioramento.

I 5 raggruppamenti

Il rapporto evidenzia i dati relativi alla raccolta dei RAEE, in riferimento ad ognuno dei 5 raggruppamenti in cui sono suddivisi: R1 – freddo e clima, R2 – Grandi bianchi, R3 – Tv e monitor, R4 – piccoli elettrodomestici, R5 – sorgenti luminose.

Il raggruppamento più raccolto è stato – a detta del CdC un dato prevedibile – il R3 (Tv e Monitor) con un totale di 76.501.315 kg.

Un dato prevedibile vista la “l’evoluzione tecnologica che ha portato alla sostituzione di tali apparecchi”.
Seguono R1 (frigoriferi ed apparecchiature refrigeranti) e R2 (grandi elettrodomestici).

Su base annua la quantità complessiva di RAEE raccolti risulta complessivamente in diminuzione.
Per il Raggruppamento R1, infatti, il calo delle vendite nell’ultimo triennio ha portato ad una diminuzione di oltre l’11%.

Mentre per l’R1 il dato di flessione è compensato dalla crescita rispetto al totale Immesso sul mercato (dal 29% del 2010 al 37% del 2012), il Raggruppamento R2 mostra dati negativi: la raccolta è infatti diminuita (-12%) più dell’Immesso sul mercato (-9%).

Nel caso dei raggruppamenti R4 e R5, la piccola dimensione degli apparecchi influenza la minore raccolta: gli utenti infatti conservano tali apparecchi in casa, anche se obsoleti.





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