Il Ministro dello Sviluppo Corrado Passera, di concerto con Enac, Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, ha elaborato un piano dettagliato di ridimensionamento per gli aeroporti italiani, piano che potrebbe essere già discusso durante il Consiglio dei Ministri di venerdì 24 agosto.
Secondo il progetto, diffuso in anteprima da Repubblica, “degli oltre 60 aeroporti oggi in attività ne resteranno poco più della metà.
Gran parte degli scali minori saranno dismessi o nel migliore dei casi passeranno sotto la tutela degli enti locali (se riusciranno a pagarne le spese)”.
Il piano prevede anche novità per il settore cargo, con una rete di scali “minori” distribuiti nella Penisola, fra i quali spicca Brescia Montichiari, che potrebbe diventare il polo dell’Italia settentrionale, anche se non è chiaro se dovrà diventare un’alternativa a Malpensa oppure uno scalo complementare.
Al centro lo scalo decicato alle merci sarà Ancona, in affiancamento a Fiumicino, mentre al sud vengono citati Salerno, Taranto e Lamezia Terme per l’air cargo.
Restiamo in attesa dei dettagli: nel frattempo, fra il moltiplicarsi delle levate di scudi o dei plausi al Governo da parte dei politici locali a seconda che lo scalo in questione rientri nel piano oppure no, come è noto, circa la metà del traffico merci aereo viaggia su gomma alla volta degli scali tedeschi e francesi.