Apre i battenti Ipack-Ima 2012, alla sua 22ma edizione, dal 28 febbraio al 3 marzo in Fiera a Milano.
Con 1400 espositori (di cui il 29% stranieri), è una mostra completa che offre soluzioni tecnologiche d’eccellenza ai comparti Food e Non Food.
Le specifiche competenze sviluppate nel corso degli anni rappresentano altrettanti punti di forza presso le Business Community dei nove principali mercati di riferimento: Grain Based Food, Dairy Products, Beverage, Confectionary, Vegetables & Fruit, Fresh and Convenience Food, Health and Personal Care, Chemicals – industrial & home, Industrial & Durable Goods.
L’industria del packaging è un settore di grande rilevanza che, oggi come oggi, può dare un importante contributo al progresso ed alla costruzione di un mondo migliore e più equo.
In una realtà di supermercati e shopping compulsivo, la ricerca nel settore packaging in termini di innovazione e ecosostenibilità rappresenta una possibilità per migliorare la situazione del reale inquinamento globale.
Questa una delle forti tematiche affrontate all’interno dell’importante fiera a cui si legano le ricerche sulle tecnologie e le competenze di packaging e di processo agroindustriale, con particolare riferimento al settore grain based food con temi come la food safety e la food security.
Una fiera densa e considerevole dal punto di vista dei numeri e delle tematiche che spazia dal package printing, settore novità all’interno dell’edizione 2012, al settore indispensabile del supporto logistico.
È questo il punto di vista con cui guardiamo l’edizione 2012 dell’Ipack-Iman: la presenza della logistica come sostegno e perno del mondo del packaging.
L’automazione è ormai presenza indispensabile all’interno dell’attività produttive e, dunque, i sistemi d’automazione in primis rappresentano un grande supporto, divenuto oggi necessario ed essenziale, all’interno dell’azienda.
L’automazione si trova così ad essere punto comune dei tre assi portanti di Ipack-Ima 2012: le tecnologie per il packaging, il processing e la logistica industriale.
In Fiera a Milano sono oltre 200 gli espositori che operano in quest’ambito specifico, i sistemi e componenti per l’automazione.
Si tratta, per l’esattezza, di 215 aziende, che costituiscono un comparto sinergico a tutti i dieci settori espositivi ed alle nove business community a cui si riferisce la fiera, e che va a rivolgersi, quindi, praticamente alla totalità degli operatori in visita.
Protagonisti della Fiera saranno la Federazione Nazionale delle Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche (ANIE) e l’Associazione Nazionale Italiana per L’Automazione (ANIPLA).
La prima, ANIE, si rivolgerà agli addetti ai lavori con un incontro dal titolo “Quadri Bordo Macchina: scelta, applicazioni ed efficienza energetica” e in programma per il 2 marzo, che presenterà una panoramica delle normative nazionali ed internazionale, dei materiali impiegati per le differenti destinazioni d’uso e delle applicazioni particolari con i relativi contesti normativi.
La seconda, ANIPLA, si concentrerà sulle tecnologie di prossima generazione per il miglioramento dell’efficienza e della produttività con un convegno, in data 1 marzo, intitolato “Automazione nel packaging: tra innovazione e efficienza”.
Il confronto diretto del panorama internazionale è, invece, in programma per venerdì 2 marzo, dove sarà protagonista PLCopen, l’associazione mondiale che riunisce produttori e venditori di sistemi di automazione e punta alla leadership internazionale nella normazione dei sistemi di controllo dell’automazione.
Una grande innovazione viene poi presentata in quest’edizione: si tratta di Freebox, l’ultimo sistema d’avanguardia ideato dalla divisione Packaging di System SpA.
La tecnologia consiste in un eco-sistema di confezionamento che parte da un cartone neutro piano e crea scatole su misura in tempo reale e adattabili a qualsiasi tipologia di prodotto, evitando per di più scarti e sprechi.
Si tratta, se non di vera rivoluzione, di un grande passo avanti in termini di innovazione poiché l’intera filiera produttiva può trarne beneficio per quel che riguardano tempi, i costi e l’impatto ambientale.
I costi potranno essere ridotti fino al 70% e il risparmio della materia prima sarà pari al 30%.
Freebox rappresenta un sistema trasversale ai comparti di logistica e di packaging, utilizzabile in tutti i settori merceologici laddove sia necessario un packaging secondario del prodotto su misura e utile soprattutto alle aziende con ampia gamma di produzione come l’e-commerce.
L’azienda può così costruire, a partire da un cartone piano di 1.200X1.200 mm, e stampare grafiche in mono o quadricromia autonomamente, velocemente ed economicamente.
I risultati istantanei sono da cercare nelle fasi intermedie della filiera: le aziende, infatti, vedono scomparire il magazzino adibito agli imballaggi e possono utilizzare lo spazio per altre attività, inoltre è da considerare il tempo che viene decisamente diminuito e “compattato” a fronte di un’efficienza e di uno spreco sempre minore.
Tempistiche e produttività vengono così compresse in 28 metri quadrati, questa la grandezza effettiva di Freebox.
Eliminati invece sono i passaggi costosi per l’azienda e per l’ambiente.
L’uso di Freebox aumenta la percentuale di saving a favore dell’ambiente perché rivoluziona la logistica: i trasporti su gomma sono ridimensionati grazie all’annullamento di passaggi obbligati come le richieste allo scatolificio di scatole di diverse dimensioni, il transito dal flessografo e dallo stampatore, il trasporto di scatole, lo stoccaggio.
Il dimensionamento della scatola sulle misure del prodotto si riflette sulla logistica delle spedizioni: pack dell’articolo costruito della giusta proporzione-contenuto significa ottimizzazione dei trasporti e un’importante premessa a beneficio dell’ambiente.
L’uso della materia prima diminuisce fino al 36%, le scatole vengono create senza sfridi, a misura di prodotto e nella quantità necessaria.
Non è da perdere, dunque, l’esposizione dei primi quattro Freebox in funzione presso lo stand A23, padiglione 24 di Ipack-Ima 2012 Processing.
Cosa potete ancora incontrare tra i padiglioni dell’Ipack-Ima? Le 220 aziende che espongono le ultime novità riguardo le tecnologiche per etichettatura, codifica e marcatura al servizio della distribuzione e della logistica industriale e commerciale.
C’erano un volta le etichette, si potrebbe dire.
Oggi ci sono i sistemi di tracciabilità d’avanguardia che, complice la microelettronica, sono integrati nel processo di trasformazione e confezionamento e riescono a “seguire” un prodotto, sia che si tratti di un genere alimentare, sia di un bene intermedio o di consumo.
Una carta d’identità completa che fornisce l’intera storia ed il percorso dalla materia prima fino al consumatore finale con vantaggi evidenti sotto diversi aspetti: sicurezza, logistica, certificazione d’origine.
Queste nuove tecnologie si possono trovare nel percorso dedicato Labeltrack all’interno della Fiera, integrato da presentazioni ed incontri sul tema.
Labeltrack rappresenta così una vetrina d’eccellenza ed internazionale, un’occasione per fare il punto sulle varie fasi della movimentazione del ciclo logistico delle merci.