Questo sito richiede JavaScript per funzionare correttamente. Si prega di abilitare JavaScript nel browser e ricaricare la pagina.
I giganti dell'automazione: ecco la classifica per fatturato delle 10 aziende di tecnologia
Automazione industriale: ecco i colossi globali che dominano il mercato nel 2025


Non si può non sapere

I giganti dell’automazione: ecco la classifica per fatturato delle 10 aziende di tecnologia

4 Giugno 2025

In un contesto produttivo sempre più esigente e competitivo, l’automazione industriale si conferma il motore della modernizzazione. Contribuisce a snellire i processi, ridurre i costi operativi e aumentare la qualità dei prodotti. Le soluzioni di automazione oggi integrano robotica, AI generativa, Industrial IoT e manutenzione predittiva, permettendo alle imprese di affrontare sfide complesse come la sostenibilità, la servitizzazione, la scarsità di competenze tecniche e i costi energetici. Secondo Mordor Intelligence, il mercato globale passerà da 217,26 miliardi di dollari nel 2025 a 331,23 nel 2030, con un CAGR dell’8,8%.

I trend che spingono l’automazione industriale nel 2025

Oltre alla necessità di reagire a variazioni della domanda, i nuovi modelli produttivi impongono alle aziende di:

  • Riconfigurare agilmente le linee di produzione
  • Digitalizzare il know-how interno per superare il gap generazionale
  • Ridurre i consumi energetici e ottimizzare la manutenzione
  • Integrare software avanzati per ottenere ricavi dai servizi (pay-per-use, post-vendita)

Nel 2023 il settore italiano è cresciuto del 14%, mentre il 2024 ha segnato un rallentamento. Tuttavia, il focus si è spostato dall’hardware al software, alimentando nuove applicazioni di AI generativa e AI agent. Grandi player come Siemens, ABB ed Emerson sono già all’avanguardia su questi fronti.

Classifica delle top 10 aziende per fatturato nella sola automazione

La classifica che segue considera esclusivamente il fatturato riferito alle divisioni di automazione industriale, convertito in euro ai tassi del 21 febbraio 2025:

  giganti dell’automazione

  1. Siemens – Con 75,90 miliardi di euro di fatturato complessivo, Siemens è il gruppo più grande in classifica. La sola divisione Digital Industries, che comprende l’automazione industriale, ha generato 18,54 miliardi di euro nel 2024. Pur registrando un calo rispetto all’anno precedente, l’azienda continua a guidare il mercato grazie a un’offerta completa di sistemi di automazione, software, servizi digitali e simulazione. Siemens punta alla convergenza tra mondo fisico e digitale, con soluzioni ad alto tasso di innovazione.
  2. Emerson – Con un fatturato globale di 16,74 miliardi di euro nel 2024, Emerson si colloca tra i top player del settore. L’intero ammontare è attribuibile all’ambito dell’automazione, in particolare alle divisioni Intelligent Devices e Software & Control. L’integrazione di National Instruments ha potenziato significativamente il segmento software, facendo registrare una crescita del 48%. L’azienda offre un portafoglio esteso che include soluzioni per la gestione degli asset, valvole intelligenti, software industriale e automazione dei processi.
  3. ABB – Il colosso elvetico-svedese ABB ha chiuso il 2023 con un fatturato complessivo di 30,80 miliardi di euro, di cui ben 16,60 miliardi riconducibili alle sue divisioni legate all’automazione industriale. Con oltre 107.900 dipendenti e una presenza in più di 100 Paesi, ABB si distingue per una proposta articolata che spazia dall’elettrificazione alla robotica collaborativa. La crescita registrata nel comparto robotico (+14%) evidenzia l’efficacia di una strategia mirata a rendere le tecnologie di automazione accessibili anche a operatori non specializzati.
  4. Rockwell Automation – Leader americano dell’automazione industriale, Rockwell Automation ha generato nel 2024 ricavi pari a 7,89 miliardi di euro, interamente riconducibili al comparto automation. Le tre divisioni – Intelligent Devices, Software & Control e Lifecycle Services – rappresentano una proposta integrata che fonde hardware e software. Il cuore della sua offerta è la piattaforma Factory Talk Design Hub, pensata per rendere l’automazione più collaborativa, scalabile e basata sul cloud.
  5. Schneider Electric – La francese Schneider Electric ha raggiunto un fatturato complessivo di 35,90 miliardi di euro nel 2023. La divisione Industrial Automation ha contribuito con 7,66 miliardi, confermando il ruolo dell’azienda come partner strategico per la sostenibilità e l’efficienza energetica. Le soluzioni integrate per la digitalizzazione dei processi e la forte componente IoT rendono Schneider un attore centrale nella trasformazione delle smart factory.
  6. Bosch Rexroth – Parte del gruppo Bosch, l’azienda tedesca Bosch Rexroth ha raggiunto un fatturato di 7,6 miliardi di euro nel 2023, interamente attribuibile all’automazione industriale. La crescita del 7,5% rispetto all’anno precedente è stata sostenuta da acquisizioni mirate come HydraForce ed Elmo Motion Control. L’offerta spazia dai sistemi di azionamento e controllo alla robotica collaborativa, integrando tecnologie come il cloud computing e l’intelligenza artificiale, con un forte orientamento alla personalizzazione e alla flessibilità.
  7. Honeywell – Honeywell si conferma una realtà diversificata, con un fatturato complessivo di 34,41 miliardi di euro. Di questi, circa 5,26 miliardi provengono dalla divisione Safety & Productivity Solutions, in cui è inclusa l’automazione. Le tre aree principali – sensing e tecnologie per la sicurezza, soluzioni per la produttività e soluzioni per il magazzino – costituiscono un’offerta trasversale capace di coniugare tecnologie operative e digitalizzazione dei processi logistici.
  8. Fanuc – Fondata nel 1956, Fanuc opera in oltre 100 Paesi tramite una rete di 270 filiali. Nel 2024 ha generato ricavi per 5,10 miliardi di euro, con un’offerta incentrata su tre principali segmenti: Factory Automation, robotica industriale e Robomachine. Quasi il 48% del fatturato deriva proprio dalla robotica, a testimonianza del posizionamento di eccellenza dell’azienda in questo ambito. L’approccio orientato al ciclo di vita dei prodotti e alla formazione continua rafforza ulteriormente il valore percepito sul mercato.
  9. Mitsubishi Electric – L’azienda giapponese Mitsubishi Electric ha chiuso il 2024 con ricavi pari a 33,71 miliardi di euro. L’automazione industriale rappresenta circa 4,98 miliardi di euro, distribuiti tra componenti per il settore automotive e soluzioni per la fabbrica intelligente. L’offerta include controllori, robot, dispositivi per il monitoraggio energetico e tool di manutenzione predittiva. L’azienda, presente in oltre 200 sedi nel mondo, continua a investire in innovazione nonostante la flessione registrata nel segmento FA nel 2024.
  10. SMC – Specializzata in tecnologie pneumatiche e soluzioni per l’automazione, la giapponese SMC ha registrato ricavi per 4,92 miliardi di euro nel 2023. Con oltre 500 sedi in 80 Paesi, un portafoglio di 12.000 prodotti base e più di 700.000 varianti, l’azienda si rivolge a numerosi settori: dall’elettronica all’automotive, dalla food industry alle life sciences. Un’attenzione particolare è riservata alla formazione tecnica, elemento distintivo che ne rafforza la presenza nei mercati globali.

NB: Questo articolo è stato aggiornato nel 2025 sulla base dei bilanci ufficiali disponibili.





A proposito di Non si può non sapere