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Casadei Pallet: 70 anni di metamorfosi lungo la via Emilia
Dopo 70 anni dalla costruzione del suo primo stabilimento, la Società Casadei Pallet è diventata oggi un leader di riferimento nel settore logistico dei bancali di legno


Unità di carico

Casadei Pallet: 70 anni di metamorfosi lungo la via Emilia

6 Marzo 2023

Lo scorso 7 dicembre Casadei Pallets, primario gruppo italiano attivo nella produzione, riparazione, commercio e noleggio di bancali in legno, ha festeggiato 30 anni dell’attuale sede principale, inaugurata il 7 dicembre del 1992 a Cella di Mercato Saraceno, in provincia di Cesena-Forlì lungo la valle del Savio.
Ma 50 anni prima, nel 1952, aveva creato il primo stabilimento, per quei tempi moderno, a poca distanza da Cella, a San Vittore di Cesena.

Quella del gruppo, guidato oggi da due fratelli ed una sorella, è una parabola imprenditoriale in cui la linea è fatta di legno, la curva dalla produzione di strumenti per trasporti e logistica di merci e persone, e il disegno l’attitudine alla metamorfosi: adattarsi al momento storico per cogliere la domanda di volta in volta diversa proveniente dal territorio romagnolo e in seguito anche da quello nazionale.

Un lungo percorso di passione

Almeno 5 generazioni si susseguono in un’attività sorta lungo la più importante arteria storica italiana, la via Emilia, dove ogni 20-25 km si trova un capoluogo di provincia: la distanza che un uomo a piedi percorre in 10 ore di luce solare per poi fermarsi a riposare.
A Cesena, il cui nome adombra l’etimo latino che indicherebbe il taglio degli alberi, la prima che si ricordi di 5 generazioni dei Casadei costruiva carri agricoli e birocci col legno di faggio degli Appennini.
Fortuna nella fortuna: la valle del Savio dove vivono e lavorano ospiterà presto la E 45.

Passa la Seconda Guerra Mondiale: poco da mangiare, poco lavoro, poco legno perché usato dai tedeschi per costruire ponti, zero pelle per produrre scarpe, i Casadei producono zoccoli di faggio per qualche anno.
Poi l’Italia riparte, e loro con lei, chiudono la bottega di San Carlo, aprono a San Vittore di Cesena il primo stabilimento; la Romagna agricola diventa il frutteto d’Europa.
Cassette di faggio per i contadini di mezza regione, ma anche per i vicini allevatori di anguille delle valli di Comacchio.
Segheria semi-manuale e banchi di montaggio manuale di cassette.
Poi lentamente le automazioni.

Arriva la crisi agricola: nuove generazioni, nuovi concorrenti europei, prezzi al ribasso.
Che fare? Il pallet è il futuro, ma lo stabilimento di San Vittore è troppo piccolo ed anche rumoroso e polveroso per stare nel centro di un paese.
Ci si trasferisce il 7 dicembre 1992, a Cella di Mercato Saraceno, 12 km nell’entroterra.
La via Emilia e la E 45 sono sempre lì vicine, con la loro sete di imballaggi, e con i loro traffici incrociati che puntano a Bologna, Milano, Roma. Così, si cambia sito ma anche produzione.
Già a metà degli anni ’70 si produceva il pallet di legno per consegnare le cassette, ma due nuovi formati portati da Milano fanno capire il futuro: tramontano i transpallet manuali, si diffondono i carrelli elevatori.
Forte crescita della grande distribuzione.
L’ennesima trasformazione produttiva dei Casadei punta a un’automazione sempre più spinta.
Il mercato è più ampio, non solo l’agroalimentare, c’è anche il non food delle ceramiche.

Poi, nel 2011 arriverà l’ennesima evoluzione: NolPal.
Prima a Faenza ed oggi a Cesena.
Un’azienda di gestione parchi pallet e noleggi di bancali EPAL che ottimizza il sistema di interscambio ricorrendo alla digitalizzazione ed ai servizi di rete per tutti gli anelli della supply chain.

Per saperne di più visita il sito www.nolpal.it





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