Riuscire ad ottimizzare al massimo i processi di efficienza logistica lungo tutta la supply chain è una questione cruciale per tutte le aziende del settore di questo settore.
In tal senso la tecnologia offre un valido supporto ed è per questo motivo che sempre più realtà stanno adottando Internet of Things (acronimo di IoT).
Tra le tante tecnologie implementate in ottica dell’efficienza sta trovando sempre più spazio la tecnologia RFID (Radio Frequency Identification), soprattutto grazie a una proposta tecnica molto robusta e alla sua duttilità verso le esigenze di mercato.
Per esplorare più da vicino il tema dei vantaggi della Radio Frequency Identification (RFID) GS1 ha lanciato una serie di workshop.
Il primo dal titolo “Supply chain digitale, come implementarla con l’Rfid” è stato dedicato ad alcuni casi di studio che mostrano l’efficacia dell’utilizzo dei tag Rfid nel campo della logistica, soprattutto perché garantiscono un rapido recupero di efficienza.
Il caso studio principale di questo workshop è stato quello di Bonterre, industria alimentare nata dalla fusione di Grandi Salumifici con Parmareggio.
Si tratta di una realtà con 14 stabilimenti, una base logistica da 30 mila metri quadrati e clienti con 25mila punti di consegna in 39 nazioni.
Per tracciare l’intera supply chain da/verso i clienti e da/verso gli stabilimenti è stato scelto di applicare un RFID a livello di pallet fin dallo stabilimento.
Grazie all’uso di questa tecnologia è stato raggiunta una precisione del 99,95% su 70mila colli/giorno, un valore estremamente positivo.
Alla luce di questo risultato positivo l’azienda sta valutando l’integrazione di questa tecnologia a valle presso i clienti, come già iniziato, ed agire sulla parte inventory.
Inoltre, si sta valutando l’adozione del tag Rfid sul singolo collo anziché sul pallet.
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