Un salto in avanti di 10 anni quello che ha fatto l’Italia nei primi cinque mesi del 2020. Il periodo di lockdown ha permesso sia a clienti che commercianti le potenzialità offerte dal digitale.
Sono aumentate le offerte di acquisti online e i consumatori ne hanno subito approfittato, parlano i dati. Quello che è avvenuto in questi ultimi mesi sicuramente avrà un effetto stabile sulle abitudini di molti consumatori.
Aver provato la comodità dell’e-commerce ha creato nei consumatori un’abitudine a una certa modalità di acquisto che sicuramente si consoliderà ancora di più col tempo.
I dati raccolti da Netcomm mostrano l’entità della crescita dell’e-commerce in Italia.
Ecco i settori che online sono cresciuti maggiormente:
Questi dati sono stati presentati da Netcomm durante la plenaria di apertura dell’edizione di Netcomm Forum Live, ospitata il 6 e 7 maggio 2020.
Dall’inizio del 2020 sono aumentati di 2 milioni i consumatori, una crescita di 1,3 milioni più alta rispetto alle stime.
Le previsioni infatti prevedevano una crescita organica di 700mila consumatori online nei primi quattro mesi del 2020.
Le stime però erano state fatte prima della pandemia globale che ha costretto tutti a modificare sostanzialmente le proprie abitudini.
La chiusura forzata di molte attività e il periodo di lockdown hanno spinto sia i venditori sia gli acquirenti a sondare la strada dell’e-commerce.
In Italia, così come in tutto il mondo, uno degli effetti del Covid-19 è stato l’aumento delle vendite e degli acquisti online.
A livello globale l’e-commerce ha segnato una crescita, come settore, pari al 55%.
Oltre all’e-commerce i settori che sono cresciuti di più sono il modern food retail, +23%, e vendita all’ingrosso di prodotti farmaceutici, +15%.
Di contro i settori fashion&lifestyle hanno mostrato una leggera flessione, anche se di questi player il 77% affermano che in questo periodo di emergenza sanitaria sono aumentati i nuovi clienti online.
Gli e-commerce che sono cresciuti maggiormente sono quelli che, fino a poco tempo fa, erano considerati emergenti: pet care (+154%), cibi freschi e confezionati (+130%), prodotti per la cura della casa (+126%) e della persona (+93).
Quello che è subito evidente è che gli italiani hanno pensato di acquistare online tutti quei beni utili ai loro fidati animali domestici, una crescita online superiore a tutti gli altri settori.
Questa crescita dell’e-commerce ne ha rivoluzionato le basi, sono cambiati a tempo di record le modalità di spedizione e consegna delle merci.
Un’altra modalità che è cresciuta esponenzialmente, + 349%, è quella del cosiddetto Click&Collect, la possibilità per il cliente di ordinare online un prodotto e di ritirarlo in negozio.
Quest’ultima sarà una delle tipologie di acquisti che si stima crescerà ulteriormente anche nei prossimi mesi perché permette ai clienti la giusta flessibilità mantenendo intatto il legame con quei negozi di fiducia.
Un altro modello che è cresciuto durante i mesi del lockdown e che sicuramente continuerà a prosperare anche dopo, è quello del proximity commerce, ovvero l’integrazione tra i grandi player del commercio elettronico e i piccoli negozianti. In questi mesi le piattaforme di delivery che hanno offerto supporto logistico alle attività hanno rappresentato l’unico canale di accesso delle attività verso i consumatori.
Le piattaforme di delivery sono arrivate anche in luoghi fino a poco tempo fa impensabili come i piccoli centri abitati e questo ha permesso di far conoscere questo tipo di servizi anche a quei consumatori poco avvezzi agli acquisti online.
Questo periodo ha mostrato come l’online e l’e-commerce non siano il nemico per le PMI e i piccoli negozi ma un potenziale alleato che con le giuste competenze tecnologiche può offrire alle aziende una strada alternativa di accesso ai cittadini.