Dall’ultimo incontro organizzato da Netcomm, una fotografia sulle preferenze degli italiani negli acquisti online.
Secondo i dati e le esperienze presentate al Forum 2019, quest’anno l’e-commerce crescerà del 15% rispetto al 2018.
Gli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano e l’analisi di whymarghette ci aiutano a capire come conquistare i clienti online e quali sono le migliori strategie di marketing.
Nel corso del 2019, secondo le previsioni, l’e-commerce in Italia raggiungerà oltre 31,5 miliardi di euro, con una crescita nella vendita dei prodotti del 21% pari a 18,2 miliardi, mentre i servizi raggiungono online i 13,3 miliardi di euro (+7%).
Eppure, rispetto ad altri Paesi europei, in Italia si registra la media più bassa di consumatori online, con solo il 44%.
Manca ancora, rispetto agli altri Paesi, la giusta competitività.
D’altronde, solo il 10% delle aziende italiane vende online, e così gli italiani comprano, ma lo fanno attraverso canali internazionali.
Rimane fuori, insomma, una consistente fetta di eccellenza italiana.
Sono alcuni dei dati sul mercato e-commerce in Italia, secondo l’ultima indagine dell’Osservatorio eCommerce B2C-Consorzio Netcomm/School of Management del Politecnico di Milano.
“Il 2019 è l’anno decisivo per le imprese che intendono investire in tecnologie, consentendo così al sistema italiano di svolgere un ruolo decisivo nella trasformazione digitale in atto, anche a livello internazionale. La svolta è imprescindibile e gli investimenti in formazione per accrescere le competenze digitali nel nostro Paese saranno fondamentali. È sempre più urgente, infine, avviare un piano concreto di definizione e creazione di distretti digitali, affinché l’Italia possa incrementare il suo livello di competitività e di crescita dell’export nell’eCommerce”, ha spiegato Roberto Liscia, Presidente di Netcomm.
Se alle imprese sembrano mancare le giuste competenze tecnologiche, queste non sono più un mistero per i clienti italiani.
Attraverso lo smartphone viene generato quasi il 40% del totale dell’e-commerce.
Lo smartphone diventa anche fondamentale nella fase di decisione dell’acquisto online.
L’analisi di Netcomm in collaborazione con Diennea ha rivelato che E-mail, sms e notifiche via app rappresentano lo strumento più efficace per raggiungere il cliente e fargli fare il primo passo nel processo d’acquisto: il 22% degli acquisti online sono diretta conseguenza di questo strumento di marketing.
Dagli insight raccolti dall’indagine netRetail 2019, lo studio Netcomm effettuato in collaborazione con Kantar, emerge inoltre una crescita della fiducia verso i siti di e-commerce.
Gli Italiani sono sempre più disponibili a salvare online i propri dati di pagamento per non doverli reinserire in acquisti futuri: il 57% del campione effettua questa scelta se ritiene che il sito di e-commerce sia affidabile.
Il comparto di Informatica ed elettronica si conferma uno dei più performanti, grazie a una crescita del +18% e un valore complessivo di oltre 5 miliardi di €.
Bene anche l’Abbigliamento (+16%, 3,3 miliardi €). Tra i settori emergenti fanno registrare una decisa crescita Arredamento & Home Living (+26%, 1,7 miliardi di €), Food & Grocery (+39%, quasi 1,6 miliardi di €).
Nei servizi, il comparto principale rimane Turismo & Trasporti (+8%, 10,8 miliardi di €).
Il retail è una delle industrie in cui l’impatto dell’applicazione dell’intelligenza artificiale potrà essere più interessante e immediato, proprio perché in grado di avvicinare anche gli utenti finali, nelle loro abitudini quotidiane, alle nuove frontiere dell’innovazione.
Non a caso, nel mondo del retail sono già state adottate soluzioni di AI per migliorare la relazione con i clienti, come lo sviluppo appena iniziato dell’uso dei chatbot.
I processi di automazione legati alla filiera logistica, ma anche al machine learning e alle analisi predittive sono elementi decisivi per la creazione e il rafforzamento di una relazione sempre più personalizzata tra i brand e i clienti.
In un contesto economico nazionale e internazionale, dove il fattore determinante nell’arena competitiva delle aziende è la capacità di garantire un’offerta sempre più personalizzata, le innovazioni che porterà l’AI potranno migliorare la comprensione delle aspettative dei clienti, facilitando la personalizzazione e la product recommandation, rendendo più efficienti i servizi pre e post sale e ottimizzando la supply-chain.
Il punto di vendita fisico mantiene comunque ancora la sua efficacia.
La visita in negozio, infatti, è decisiva per il 18,4% degli acquisti.
Il negozio fisico non scomparirà ma deve evolversi con nuove tecnologie come camerini intelligenti, il pagamento self service, il controllo della disponibilità della merce, screen in negozio per vendere/ordinare altrove i prodotti, click & collect per prenotare la merce e ritirarla in un secondo momento, offerte real time personalizzate.
“L’eCommerce è sempre più percepito come complementare al canale fisico con gli operatori tradizionali che abilitano modelli omni-canale e le cosiddette Dot Com che cercano di stabilire con i clienti un canale di contatto fisico. L’eCommerce gioca poi un ruolo decisivo nel promuovere nuovi modelli di relazione con i consumatori che, pur partendo dall’online, costituiscono un fattore di innovazione che si propaga a tutto il Retail”, ha spiegato Alessandro Perego, Direttore Scientifico degli Osservatori Digital Innovation – School of Management del Politecnico di Milano.
La Cina è il Paese che sta anticipando più di tutti i trend economici che si svilupperanno nei prossimi anni.
Il Paese del Dragone registra i più alti volumi di crescita nell’eCommerce: passerà da 636 miliardi di euro di vendite online nel 2018 a oltre mille miliardi nel 2023, con una crescita del valore delle vendite online dell’11,3% anno su anno.
Mentre negli Stati Uniti le vendite online cresceranno del 7,5% anno su anno, passando da 505 miliardi di dollari nel 2018 a 735 miliardi nel 2023.
In Europa, invece, questa percentuale crescerà di circa il 7%, passando da circa 347 miliardi di euro nel 2018 a quasi 484 miliardi di euro nel 2023.