A Milano, nel quartiere di Isola, è stato inaugurato un nuovo Talent Garden per creare connessione fra le grandi aziende e le start up nel settore alimentare.
Davide Dattoli, delagato e cofondatore del progetto, ha spiegato che si tratta di uno spazio con due aule per l’Innovation School e per la formazione digitale dei i futuri professionisti del food made in Italy.
Talent Garden è oggi una delle più innovative piattaforme di networking e formazione digitale presente in Europa.
A permettere quello di Milano di distinguersi è l’idea di applicare questo modello anche nell’ambito del cibo e della sostenibilità.
Con 10 aziende partner, e già 30 start up presenti, il progetto si interessa ai temi principali per un buon funzionamento del settore: dalla produzione alla distribuzione, dal packaging al marketing.
Il tutto è gestito in un’ottica d’innovazione e cambiamento.
Si tratta di un’iniziativa promettente, soprattutto se si fa riferimento all’aumento del 200% registrato nel 2018 dei finanziamenti per le start up che operano con aziende agricole o come rivenditori.
Inoltre, le previsioni per i prossimi anni vedono una crescita ancora maggiore degli investimenti, con una spesa calcolata intorno ai 250 miliardi entro il 2022.
Fra i punti centrali delle iniziative e dei percorsi di crescita ideati da Talent Garden c’è soprattutto la sostenibilità: si stima infatti che entro il 2050 sulla terra ci saranno circa dieci miliardi di persone, aspetto che con tutta probabilità cambierà le necessità e i metodi del mercato alimentare.
Durante il suo discorso Dottoli ha inoltre spiegato che in Italia ci troviamo in una situazione di arretratezza nell’ambito dell’innovazione digitale del settore, rendendo centrale la formazione di nuove aziende e professionisti capaci di comprendere e incrementare il mondo del foodtech.
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