Questo sito richiede JavaScript per funzionare correttamente. Si prega di abilitare JavaScript nel browser e ricaricare la pagina.
Sempre più automazione logistica nelle fabbriche
Nel piano Deliver 2022 focus sull’e-commerce


Trend

Poste, fabbriche sempre più automatizzate

27 Giugno 2019

Dietro allo sportello dell’ufficio postale del nostro paese c’è molto.
Il Sole 24 Ore ha alzato il velo sulla nuova fabbrica diffusa di Poste Italiane, dove uomo e robot lavorano fianco a fianco.

Intanto un po’ di numeri: la rete postale italiana è composta da 1.800 centri di recapito dove lavorano oltre 35mila persone e 23 centri di smistamento – le fabbriche vere e proprie – di cui 10 ad alta automazione, con 8mila persone totali impiegate.

C’è poi la partita dell’e-commerce, nella quale Poste sta cercando di far sentire la tua voce: il piano Deliver 2022 proprio a questo serve, per posizionarsi sul mercato nel modo più capillare possibile.

Le fabbriche automatizzate, dicevamo: in questi anni sono cambiate, e molto.
Ad esempio, i muletti con cui venivano trasportati pacchi e corrispondenza sono oggi pian piano sostituiti da robot che affiancano l’operatore facilitandone il lavoro, aumentando la sua sicurezza e risparmiandogli molte azioni.

Nelle fabbriche di grandi città come Napoli, Bari, Firenze, Bologna e Torino i robot sono di fatto dei veri e propri compagni di lavoro degli operatori, nel corso del tempo sempre più utilizzati per le varie mansioni.

Un cambiamento, come detto, operato anche e soprattutto a seguito dell’esplosione dell’e-commerce.
Basti pensare che l’invio di lettere, giornali e riviste si è ridotto di oltre il 50% negli ultimi anni, con un aumento esponenziale, invece, dell’invio dei classici “pacchi” contenenti la merce acquistata online.

Infine, anche la flotta è stata rinnovata, prediligendo soprattutto l’alimentazione elettrica o gpl, vista la necessità della consegna nell’ultimo miglio.





A proposito di Trend