Per molti consumatori la differenza è minima: comprare da Amazon o su Amazon (ma da un negozio diverso) cambia poco e nulla, finché si risparmia rispetto al prezzo praticato dai negozi fisici.
Lo stesso principio non si applica tuttavia ad Amazon, che da tempo sta cercando di prediligere il proprio “marketplace” piuttosto che la vendita diretta dei prodotti.
Il “marketplace” è infatti il vero e proprio “mercato online” del servizio di e-commerce, quello che ospita negozi di qualsiasi tipo e che assicura una crescita a velocità doppia rispetto al negozio online.
Più del 50% dei prodotti venduti nel 2018 provenivano infatti da partner del colosso di Seattle, e il fatturato generato dai servizi correlati è cresciuto in questo lasso di tempo a una velocità doppia rispetto a quella dello store online.
Basti pensare che Evercore ISI stima il valore del “marketplace” in 250 miliardi di dollari, più del doppio dello store online.
È quindi lapalissiano come il modello “marketplace” renda più di quello dello store online, ed è su questo che Amazon potrebbe puntare in futuro, divenendo quasi più una vetrina che un negozio vero e proprio.