Quando si parla di “piccole aziende” ci si immagina spesso un’impresa marginale, con poca importanza nell’oceano dell’economia mondiale.
A metterle però l’una vicina all’altra, ecco che spuntano i tesori, i grandi numeri, uno dei (tanti) successi riscossi in questi anni da Amazon.
Basti leggere le cifre contenute nel SMB Report 2018 diramato proprio dal colosso di Seattle, e secondo cui 200mila piccole aziende hanno venduto per più di 100mila dollari di merce, 50mila piccole aziende hanno venduto per più di 500mila dollari di merce ed altre 20mila hanno superato il milione di dollari di merce nel 2017 (numero ulteriormente salito del 20% nel 2018).
Per dare un’idea del fenomeno, più della metà degli oggetti venduti su Amazon proviene da piccole e medie aziende.
Come si traduce tutto ciò sul mercato del lavoro?
Questi risultati, sempre secondo Amazon, avrebbero contribuito alla creazione di oltre 900mila posti di lavoro a livello mondiale.
Una risposta a chi lamenta la “tirannia” dell’e-commerce, reo di aver eliminato il commercio tradizionale, con i suoi saperi, le sue tradizioni e le sue eccellenze.
È semplicemente cambiato il paradigma, e anzi, Amazon offre a queste piccole imprese, spesso artigiane, una platea e una vetrina di gran lunga superiore a quella di un negozio fisico.
E non è il solo: Alibaba potrebbe sbarcare a breve a pieno regime in Europa, aumentando le opportunità per le PMI.