Il piano industria 4.0spinge i consumi e gli investimenti.
Questo è quanto rivela Alfonso Panzani, presidente della commissione innovazione di Confindustria ceramica: “Grazie al piano molte aziende hanno approfittato della situazione per digitalizzare i propri processi. Solo l’innovazione può consentirci di mantenere le aziende competitive e vincenti nella fascia più alta del mercato”.
Carrelli Agv e magazzini automatici, nuove piattaforme logistiche, linee aggiuntive per produrre lastre, forni, presse e impianti di decorazione.
Solo nel 2016 gli investimenti del comparto dei produttori di piastrelle sono aumentati di quasi il 30%, balzati a oltre mezzo miliardo di euro.
Il piano, cominciato nel 2014, ha prodotto un miliardo e mezzo di investimenti totali.
Uno degli esempi è quello di Panaria Group.
Giuliano Pini, AD dell’azienda, spiega: “Abbiamo investito 110 milioni, in media sempre intorno al 10% dei ricavi. Si tratta di ampliamenti in Portogallo e Stati Uniti e di aggiornamenti in Italia, che proseguiranno”.
Gli investimenti più ingenti vengono chiaramente dai grandi player dell’industria, ma il movimento è corale: “Anche le PMI investono nella digitalizzazione – aggiunge Panzani – Io stesso credo molto nell’industria 4.0”.
Investimenti che, naturalmente, vedono risultati positivi ricadere anche nella domanda per i costruttori nazionali di macchinari: è proprio dal mercato interno, cresciuto di oltre 20 punti, che arriva la spinta maggiore.