Ieri e oggi a Roma è in corso la manifestazione “Mercintreno” sul trasporto ferroviario delle merci.
Alla kermesse è intervenuto anche Antonio Malvestio, presidente del Freight Leaders Council, l’associazione che raggruppa i maggiori operatori della logistica italiana.
Secondo il presidente, è necessario un piano nazionale per l’intermodalità ferroviaria, per “raggiungere un obiettivo molto urgente: abbassare l’impronta ambientale dei trasporti”.
Su questo argomento il Flc ha pubblicato l’anno scorso il Quaderno #25 in materia di sostenibilità ambientale del trasporto e della logistica, che illustra attività concrete per diminuire le emissioni nel comparto ferroviario.
Tra le azioni auspicate anche quella di realizzare un piano nazionale per l’intermodalità: il confronto con il dato europeo della quota modale del ferro (18%) mostra il divario con la situazione italiana (14,6%).
Il Ferrobonus varato dal Governo appare positivo ma insufficiente per fissare un programma duraturo.
Da qui la necessità dell’intermodalità, rimuovendo quegli ostacoli che impediscono la crescita di altre forme di trasporto (ad esempio il dumping sociale per l’autotrasporto) e migliorando la competitività.
“Il miglioramento delle performance ambientali ha concluso Malvestio può incidere favorevolmente sull’intera filiera della logistica”.