In Africa i droni stanno prendendo sempre più piede.
La carenza di infrastrutture relative ai trasporti contribuisce allo sviluppo di questa tecnologia, in un continente dove il trasporto di medicinali, prodotti sanitari e soprattutto sacche di sangue è un’esigenza urgente.
In particolare per le donne: l’Africa ha il tasso di mortalità per emorragia postpartum più elevato al mondo.
Già nel maggio dell’anno scorso, il Ruanda ha realizzato a Muhanga il primo “dronoporto”, impiegato principalmente per distribuire il sangue in 21 cliniche.
Ad oggi, i droni consentono un rifornimento di sacche ogni 15⁄30 minuti.
L’industria del drone in Africa continua a crescere, con uno sviluppo stimato del 34% per il 2017.
Le innovazioni rendono i droni sempre più leggeri e in grado di trasportare carichi pesanti a basso costo.
Lo sviluppo successivo migliorerà gli apparecchi dal punto di vista della resistenza alla pioggia, alla polvere e agli urti.
In seguito, occorrerà formare squadre di operatori logistici che si occuperanno delle attività di carico.
Il quotidiano economico svizzero L’Agefi ha dedicato un dossier ai “Droni per l’Africa”: nell’articolo Jonathan Ledgard, ex responsabile del progetto Afrotech all’Ecole Polytechnique di Losanna, e fondatore della startup Red Line, sostiene che “il traffico di droni sarà un giorno più importante dell’attuale traffico aereo”.