Milano si conferma il principale polo di attrazioni di merci in entrata e in uscita dall’Italia.
È questo il risultato di una ricerca sull’area logistica di Milano condotta da Fabrizio Dallari, direttore del centro di ricerca sulla logistica della Liuc (Università Cattaneo di Castellanza), presentata ieri alla Camera di Commercio di Milano durante l’assemblea pubblica di Alsea, Associazione lombarda spedizionieri e autotrasportatori.
La regione logistica milanese si estende da Novara a Brescia, da Piacenza alla provincia di Como fino al confine svizzero e con i suoi 14 terminal intermodali e la cargo city Malpensa si classifica come il più importante snodo nazionale che connette il Nord del Paese con il resto del mondo.
L’area realizza un giro d’affari di 20 miliardi di euro, ma, secondo la ricerca, può ancora migliorare il suo livello di competitività.
Per attirare i grandi operatori internazionali, infatti, è necessario potenziare collegamenti e relazioni con i porti liguri e con i valichi transfrontalieri, per connettere sia il resto dell’Europa che i mercati d’Oltremare.
Per quanto riguarda le spedizioni aeree internazionali la cargo city Malpensa, grazie ai progetti di espansione in corso svolgerà ancora di più il ruolo di aeroporto merci per il Nord Italia.
Il presidente di Alsea, Betty Schiavoni, chiede ai decisori politici di considerare l’Italia come un sistema, da un punto di vista logistico, il cui cuore si trova proprio in Lombardia.