L’Health Research Institute di PriceWaterhouseCoopers sostiene che da quest’anno il settore medico dovrà confrontarsi con la necessità di adottare su larga scala innovazioni tecnologiche che possano colmare il gap con gli elementi d’avanguardia che caratterizzano il settore, come l’efficacia nella cura delle principali malattie.
Queste tecnologie potrebbero rivoluzionare l’intera sanità: un esempio è DxtER, insieme integrato di dispositivi che rilevano i parametri fisici e medici di un paziente, frutto di un contest di sviluppo tecnologico, che velocizzerebbe significativamente le visite e il monitoraggio dei pazienti.
PriceWaterhouseCoopers ha individuato 8 tecnologie destinate a modificare profondamente la sanità nei prossimi anni:
–intelligenza artificiale, che ottimizzerebbe la supply chain;
–realtà aumentata, strumento formativo e informativo per i pazienti;
–realtà virtuale, dedicata al personale medico;
–droni e robot, in grado di assistere e soccorrere i pazienti;
–Internet of Things, utile nel monitoraggio degli inventari farmaceutici;
–stampa 3D, che produrrà protesi su misura;
–blockchain, alla base dei sistemi di protezione dei dati nelle cliniche.
Queste tecnologie, sempre secondo l’istituto, non andrebbero adottate singolarmente, ma occorre puntare alla sinergia.
Se da un lato si rendono necessarie figure dotate di competenze, dall’altro le aziende sanitarie dovranno riflettere anche sulla maggiore vulnerabilità che comporta la digitalizzazione.