17 Ottobre 2018
Tutti in azienda parlano di logistica, molti lavorano sulla logistica dell’azienda, in molti meno sanno ancora oggi cosa può offrire concretamente un consulente di logistica.
Non un consulente informatico, organizzativo o strategico, un consulente di logistica e basta.
Quanto segue cerca di fornire un supporto a chi non si sente ancora sufficientemente informato.
La questione si sviluppa in tre fasi: cos’è la logistica, cos’è il consulente, cos’è il consulente di logistica.
In merito alla logistica riporto velocemente la vecchia prima definizione dell’Associazione italiana di logistica: “La logistica è l’insieme delle attività organizzative, gestionali e strategiche che governano in azienda il flusso dei materiali dall’acquisto delle materie prime presso i fornitori fino alla consegna dei prodotti finiti ai clienti”.
Il consulente, lo dice la parola, è una persona che dà consigli e che, qualche volta, aiuta un poco altre persone a svolgere le loro attività; sottolineo “un poco” perché comunque un consulente non è un manager e non ha quindi responsabilità dirette sulle decisioni e sulle attività che gli competono.
Qualche anno fa ho letto da qualche parte un articolo gradevole che presentava la figura del consulente comparandola a quella di un medico.
Non un medico qualsiasi però, che dovrebbe entrare in azione solo quando il paziente/azienda è ammalato, ma un medico di una società sportiva; colui che in pratica aiuta gli atleti (persone/aziende magari sanissime) a fornire prestazioni sempre migliori.
Detto questo la definizione di consulente di logistica è quasi automatica: si tratta di una persona che aiuta a risolvere un problema specifico relativo ad un’attività logistica (programmazione, trasporti, magazzini, ecc.) oppure che aiuta un’azienda ad aumentare la sua competitività migliorandone complessivamente la logistica.
A questo punto qualcuno dirà: “Ok fin qui ci siamo, ma di cosa si occupano più frequentemente i consulenti di logistica?
Cosa fanno concretamente per i loro clienti?
Come lo fanno?
Negli ultimi anni fra gli interventi più richiesti ci sono sicuramente le revisioni dei sistemi di programmazione della produzione e degli approvvigionamenti, la ristrutturazione dei sistemi distributivi in prospettiva outsourcing, la soluzione di problemi legati all’informatica per la logistica.
Negli ultimi mesi la progettazione di nuovi magazzini automatici è salita in testa alle graduatorie.
In tutti questi ambiti il consulente di logistica affianca l’azienda nell’analisi, nella progettazione e nello sviluppo di nuove soluzioni per il sistema logistico.
In pratica raccoglie dati ed informazioni, elabora ed illustra progetti, spiega come portarli a termine.
Il consulente di logistica è una persona che deve sapere innanzi tutto come “funzionano” le aziende e che conosce le tecniche di gestione delle attività logistiche; deve avere “occhio” per i problemi veri ed una buona capacità di sintesi; deve saper proporre e valutare soluzioni alternative.
Il consulente di logistica è una persona col gusto della sfida e con la passione per la “macchina azienda”, una macchina che è spesso possibile rendere più “performante” cambiando qualcosa, ma che non bisogna cambiare per forza.
Il consulente di logistica deve capire le persone delle aziende per le quali lavora; in questo modo, senza ingannare nessuno, saprà vendere i suoi servizi al titolare ed al top manager e saprà produrli insieme agli impiegati e ai magazzinieri.