Comunicato stampa
In uno scenario in cui i consumatori sono sempre più esigenti e i brand sempre più sotto pressione per offrire loro un’esperienza fluida e senza interruzioni, Manhattan Associates, Inc. (NASDAQ: MANH) ha identificato i cinque trend che, nel corso del 2019, domineranno l’agenda del retail.
Secondo l’azienda leader nel settore nella gestione della supply chain e nel commercio omnicanale, il mondo del retail dovrà affrontare queste sfide:
“L’aumento delle aspettative dei consumatori, le incalzanti novità tecnologiche e le incertezze geopolitiche che si riflettono sull’economia, faranno sì che nel 2019 il mondo del retail sarà spinto ad evolversi a un ritmo ancora maggiore, con profonde implicazioni sul modo in cui i brand interagiscono con i loro clienti”, ha commentato Remy Malchirand, Managing Director Sud Europa di Manhattan Associates.
“Ecco le cinque tendenze-chiave che, secondo noi, influenzeranno lo scenario del retail e modelleranno le strategie dei brand nel prossimo anno”.
Nel retail, la chiave del successo sta sempre più nel fornire esperienze di acquisto e di assistenza eccezionali.
Tuttavia, molti retailer ancora non sono in grado di garantirle, non riuscendo a gestire in modo efficace il customer journey attraverso i diversi punti di contatto, sia fisici che digitali.
Nel 2019 vedremo i retailer investire per colmare questa lacuna, abbracciando tecnologie e strumenti specificamente progettati per la complessità del commercio moderno che permettono anche di ascoltare e comprendere – realmente – i clienti.
Nella nuova era del customer engagement gli assistenti alla vendita, nello store e nei call center, avranno a portata di mano informazioni approfondite sui clienti, potendo così offrire un servizio migliore utile per aumentare la fedeltà dei clienti stessi.
E nel 2019 i principali retailer dovranno essere in grado di garantire ovunque (contact center, negozio oppure online) il loro pieno convolgimento.
Il 2019 sarà l’anno in cui si decideranno le sorti del retail così come l’abbiamo sempre conosciuto.
I retailer che avranno mezzi e voglia di abbracciare il commercio omnicanale potranno sopravvivere solo continuando a spendersi con il massimo impegno per mantenere la promessa fatta al cliente. L’obiettivo per il 2019 sarà proprio riuscire a soddisfare la domanda dei consumatori attraverso qualsiasi punto di contatto.
Il magazzino diventerà un fattore chiave: la capacità di elaborare i processi di rifornimento dei negozi all’ingrosso simultaneamente ai flussi verso i clienti diretti diventerà fondamentale per mantenersi all’interno dei limiti di tempo e costi propri del commercio connesso.
Si prevede inoltre un forte aumento nell’utilizzo della robotica: è ormai fondamentale la collaborazione tra capitale umano e nuove risorse tecnologiche, che garantiscano la piena consapevolezza dell’inventario di cui si dispone.
Gli oneri legati al rifornimento in store rappresentano una grande sfida per gli addetti alla vendita.
I negozi sono, per molti aspetti, più complicati di un centro di distribuzione, quindi la logica di approvvigionamento tradizionale “posizione più vicina” non funziona quando centinaia di negozi vengono aggiunti alla rete.
La buona notizia è che la più avanzata tecnologia omnicanale sta rendendo la spedizione dal punto vendita un’opzione più sostenibile e redditizia.
Quando gli addetti in store sono supportati da app intuitive e responsive che li guidano attraverso i diversi task, evadere gli ordini rapidamente può divenire facilmente realtà.
Inoltre, un sistema di gestione degli ordini che apprende in tempo reale e valuta non solo la posizione e i costi di spedizione, ma anche i ribassi, le chiusure, la forza lavoro in negozio e altro ancora, rende il ship-from-store efficiente e redditizio per i retailer.
L’accuratezza dell’inventario all’interno del negozio è da sempre una grande sfida per i retailer, poiché gli articoli tendono a “spostarsi”, venendo lasciati dai clienti nei camerini oppure restituiti a magazzino nella posizione sbagliata.
Dal momento che i retailer stanno sempre più investendo nell’implementazione di opzioni “click and collect” o “ship-from-store”, è fondamentale che dispongano di un alto livello di accuratezza dell’inventario in negozio.
I costi e le dimensioni della tecnologia logistica RFID si stanno riducendo e stanno diventando più gestibili: questo consente alle aziende di incorporare chip RFID anche in prodotti più piccoli e di uso quotidiano, così i retailer possono monitorare lo stato di ciascun articolo, ovunque si trovi nel negozio.
Dopo anni in cui restituzione gratuita e spese di spedizione a basso o zero costo hanno aumentato la pressione sui margini, ci aspettiamo che i retailer adottino nuovi approcci per cercare di riprendere il controllo della situazione.
La moderna tecnologia di gestione degli ordini può offrire una visione accurata e in tempo reale di tutti gli inventari, permettendo ai retailer di iniziare a cercare nuove modalità per sfruttare quella che sta diventando una fonte sempre crescente di rifornimento.
In parallelo, adottando strumenti di fitting online che riproducano con massima accuratezza le misure delle taglie, fornendo migliori descrizioni delle merci e offrendo la spedizione gratuita per i resi, i retailer possono ridurre significativamente l’impatto degli stessi sui profitti.
Non bisognerà sorprendersi, quindi, se i brand valuteranno se introdurre alcuni cambiamenti delle policy, con l’obiettivo di diminuire gli effetti negativi sui margini causati dai cosiddetti “renditori seriali”, un segmento della clientela in forte crescita.