(Comunicato stampa)
Come poter risolvere il problema dell’incremento di alert? Da un’indagine di Dynatrace arrivano dati sul tempo impiegato per gestire il monitoraggio e la gestione dei dati e i consigli per la scelta dei giusti software di automazione logistica.
La software intelligence company Dynatrace ha annunciato i risultati di un sondaggio globale indipendente condotto su 800 CIO. Ne emerge un aumento del divario tra le risorse IT e le esigenze di gestione della crescente complessità e dimensione degli ecosistemi cloud aziendali.
I responsabili IT di tutto il mondo sono preoccupati di non riuscire a supportare efficacemente il business, poiché le tradizionali soluzioni di monitoraggio e gli approcci customizzati affondano i loro team in dati e alert che forniscono più domande che risposte.
Il rapporto globale 2020 “Top challenges for CIOs on the road to the AI-driven autonomous cloud” è disponibile per il download a questo link.
Le risposte dei CIO intervistati per la ricerca indicano che, in media, i team IT e cloud operation ricevono ogni giorno quasi 3.000 alert dai propri tool di monitoraggio e gestione.
Con un volume così elevato di avvisi, i team IT occupano il 15% del tempo totale disponibile nel tentativo di identificare su quali avvisi è necessario concentrarsi e quali sono invece irrilevanti.
Questo costa alle organizzazioni in media 1,5 milioni di dollari ogni anno. Di conseguenza, i CIO guardano sempre più all’AI e all’automazione mentre cercano di mantenere il controllo e colmare il divario tra risorse IT limitate e la crescente dimensione e complessità del cloud aziendale.
Gli strumenti di monitoraggio tradizionali non sono stati progettati per gestire volumi, velocità e varietà dei dati generati dalle applicazioni in esecuzione su cloud aziendali web-scale dinamici.
Questi strumenti sono spesso ridotti al minimo e non tengono conto del contesto più ampio di eventi che si svolgono nell’intero stack tecnologico. L’IT sta annegando nei dati perché i costanti miglioramenti dei tool di monitoraggio non riescono a fare la differenza.
Gli strumenti di monitoraggio tradizionali forniscono dati solo su una selezione ristretta di componenti dello stack tecnologico.
Questo costringe i team IT a integrare e correlare manualmente gli avvisi per filtrare duplicati e falsi positivi prima di identificare manualmente la causa principale dei problemi.
Questo implica che la capacità dei team IT di supportare l’azienda e i clienti si riduce notevolmente in quanto si trovano ad affrontare più domande che risposte.
Le organizzazioni necessitano di un approccio radicalmente diverso, orientato al monitoraggio basato sulle risposte, per tenere il passo con la trasformazione che ha avuto luogo nei loro ambienti IT, e un approccio basato su AI e automazione.
“Diversi anni fa, abbiamo visto che le dimensioni e la complessità degli ambienti cloud aziendali erano destinati ad aumentare oltre le capacità dei team IT e delle cloud operation”, ha affermato Bernd Greifeneder, CTO e founder, Dynatrace. “Abbiamo capito che gli strumenti e gli approcci di monitoraggio tradizionali non si avvicinano alla comprensione del volume, velocità e varietà degli alert che vengono generati oggi, motivo per cui abbiamo reinventato la nostra piattaforma affinché fosse diversa da qualsiasi altra.