L’idrogeno rappresenta una valida alternativa ai combustibili attualmente utilizzati dai camion.
Per far si che questo “carburante” diventi davvero una valido sostituto del diesel nel
settore dei trasporti è necessario allargare la rete di distribuzione oltre ad abbassare il prezzo dei camion a idrogeno.
Una sfida importante non solo per il
settore della logistica ma per tutto il mondo essendo un modo per abbatte in maniera drastica le emissioni nocive nell’atmosfera.
Per far si che l’idrogeno diventi davvero il
combustibile del futuro è stata creata
H2Accelerate, un’alleanza che ha lo scopo di
favorire l’uso di idrogeno nell’autotrasporto.
Si sono da poco uniti a H2Accelerate anche
Daimler Truck,
Iveco e
Volvo Group, tre importanti costruttori europei, che si aggiungono a OMV e Shell.
Per favorire uso di massa dei camion a celle a combustibile l’alleanza sta lavorando alla creazione di una filiera dedicata, che opera su tre direttrici principali:
- Creazione di stabilimenti per la produzione dell’idrogeno a zero emissioni di carbonio;
- Realizzazione di una rete capillare d’impianti di distribuzione;
- Produzione su scala industriale di veicoli alimentati a idrogeno.
Questa alleanza ha già individuato un gruppo di aziende disposte a utilizzare i
camion a idrogeno fin da subito.
A questi pionieri, che utilizzeranno i veicoli su percorrenze regionali e lungo i principali assi stradali europei, verrà garanti la presenza di una rete per i rifornimenti.
Nella fase iniziale verranno adoperati un centinaio di camion a idrogeno e verranno messe a disposizione circa venti punti di rifornimento.
Un primo passo importante anche se per rendere questa
rivoluzione rapida ed efficace una grossa mano dovrà arrivare dai soggetti pubblici.