Premessa
La riduzione degli imballaggi, che si tratti di acciaio, alluminio, carta, legno, plastica o vetro, fa bene all’ambiente, permettendo di ridurre le emissioni di Co2 nell’atmosfera, il consumo di energia e di acqua.
Per incentivare questo tipo di scelta aziendale, il Conai, Consorzio Nazionale Imballaggi, ha messo a disposizione 200.000 euro per le aziende produttrici e utilizzatrici di imballaggi per un packaging green.
Dal bando sono emersi 56 casi virtuosi che, dati alla mano, mettono in luce un trend importante di attenzione all’innovazione tecnologica a favore dell’ecosostenibilità.
I risultati
Su 91 progetti presentati e 38 casi vincitori, il “Bando CONAI per la prevenzione – Valorizzare la sostenibilità ambientale degli imballaggi” ha preso in considerazione 56 casi di soluzioni di packaging innovative ed ecosostenibili immesse sul mercato nel biennio 2013-2014 che hanno conseguito una effettiva riduzione dell’impatto ambientale.
Queste aziende hanno scelto di agire per il riutilizzo, per il risparmio di materia prima, per l’ottimizzazione della logistica, per la facilitazione delle attività di riciclo, per l’utilizzo di materie provenienti da riciclo, per la semplificazione del sistema di imballo o l’ottimizzazione dei processi produttivi.
Tutte le 96 azioni proposte rappresentano una scelta nel segno dell’ecosostenibilità, in particolare per il risparmio di materia prima, per l’ottimizzazione della logistica e per la semplificazione del sistema di imballo.
Nel 75% dei casi gli interventi hanno interessato l’imballaggio primario, nel restante 25% gli imballaggi secondari e terziari.
Il Conai ha potuto analizzare ogni candidatura attraverso un sistema, Eco Tool, che permette di calcolare gli effetti delle azioni di prevenzione con una comparazione prima-dopo.
È emerso che i 56 casi ammessi al bando hanno conseguito una effettiva riduzione dell’impatto ambientale degli imballaggi, con una riduzione del 49% delle emissioni di Co2 nell’atmosfera, un risparmio nei consumi di energia del 50% e una riduzione del consumo di acqua del 51%.
Tra i settori interessati da questi interventi, al primo posto si colloca l’alimentare, la detergenza e la cura della persona, ma anche l’elettrico, l’elettronica e la movimentazione.
Tra le aziende vincitrici del bando (ecco le aziende premiate) subito dopo il risparmio della materia prima (43%), le scelte di prevenzione messe in atto hanno riguardato in particolare l’ottimizzazione della logistica (22%).
Un’attitudine green tutta italiana?
Il Consorzio Nazionale Imballaggi è stato anche il promotore di una ricerca che ha indagato le abitudini degli italiani per la sostenibilità.
La ricerca “Greenability, conoscenza e utilizzo dei prodotti realizzati con materiali di riciclo”, commissionata dal Conai e realizzata da Doxa Marketing Advice in occasione di Expo Milano 2015, ha messo in luce, in particolare, un legame tra le scelte aziendali green e le preferenze di acquisto del consumatori.
La sensibilità italiana all’argomento vede il Paese davanti a Usa, Russia e Giappone, con un valore di 74 su 100.
È il 29% dei cittadini italiani a ritenere che la gestione di rifiuti sia la sfida più pressante del settore e prioritaria rispetto, ad esempio, a temi come la transazione energetica verso fonti rinnovabili (14%), l’inquinamento atmosferico (10%) o del sottosuolo (9%).
L’81% degli italiani ritiene di essere molto più attento rispetto al passato alle informazioni sull’ambiente, e questa attenzione viene trasferita anche nei comportamenti di acquisto, per il 73% degli intervistati, riconoscendo alle aziende italiane il maggior impegno in termini di sostenibilità (49%).
Tre italiani su quattro (75%) hanno dichiarato di aver acquistato beni realizzati con materiale riciclato, mentre 6 rispondenti su 10 (59%) hanno dichiarato di aver acquistato un prodotto per la sostenibilità del packaging.
L’ecosostenibilità, intesa sia come riduzione dell’impatto ambientale del packaging sia come facilità di riciclo, è la caratteristica più ricercata in un imballaggio (64%).
Il 57% degli intervistati ritiene che l’innovazione si misurerà proprio in questo ambito, in termini di materiali (27%) e di design del packaging (8%).
Dal prodotto alla distribuzione e al trasporto: il caso Fercam
Fercam, l’azienda altoatesina di trasporti e logistica, è la vincitrice del premio “Il Logistico dell’anno 2015” istituito da Assologistica per l’impegno ambientale nell’organizzazione delle sue attività di trasporto e logistica per ridurre e ottimizzare i consumi di risorse energetiche e di materie prime.
Tra le azioni più significati dell’azienda, ad esempio, Fercam ha scelto di:
“Crediamo fortemente da sempre, come azienda di logistica e di trasporti nelle innovazioni tecnologiche volte a ridurre l’impatto ambientale dei nostri servizi – ha dichiarato Lorena Biasi, responsabile Ufficio Qualità e Ambiente di Fercam Spa – Siamo orgogliosi di ricevere questo importante riconoscimento che premia l’impegno e il lavoro fatto da Fercam in materia di ecosostenibilità e tutela ambientale, e che ci stimola a procedere nella ricerca e nell’adozione di soluzioni ecologicamente innovative per il nostro settore”.
Gli incentivi per l’autotrasporto: 100 euro da Tirrenia
Per tutto il 2016 continuerà a essere valida la promozione di Tirrenia per gli autotrasportatori.
Per ogni camion pieno che si imbarca sulla linea Catania-Ravenna, infatti, è previsto un bonus di 100 euro.
La Compagnia ha già sostituito le vecchie eliche con eliche di nuova generazione, aumentando così l’efficienza energetica della flotta con importanti ricadute sull’abbattimento dei costi e sulla tutela ambientale.
La promozione ha il duplice obiettivo di favorire l’utilizzo dello scalo siciliano come porto di partenza e di arrivo per le merci nella parte orientale della Sicilia, ma anche una drastica riduzione delle emissioni di Co2 e del traffico stradale.