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Expo 2015: un concorso per ridisegnare l’ortomercato più grande d’Italia.
Milano promuove una gara per rilanciare il mercato ortofrutticolo.


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Expo 2015: un concorso per ridisegnare l’ortomercato più grande d’Italia.

1 Dicembre 2014

Premessa
L’esposizione universale chiamata in causa per risolvere i problemi dell’Ortomercato di Milano.
Nicolò Dubini, presidente di Sogemi, infatti, nel corso di un’intervista sul Corriere della Sera mette al centro della strategia per il nuovo Concorso dedicato al rilancio dell’Ortomercato di Milano proprio Expo 2015, facendone il palcoscenico sul quale dovrebbe essere presentato il bando per il recupero della struttura.

Il progetto dovrà essere pensato per il project financing: l’obiettivo sarà dunque quello di trovare investitori tra i grandi operatori internazionali già attivi in questo settore.
Soggetti che, si suppone, avranno gli occhi puntati verso il grande evento milanese a tema alimentare.

I numeri del mercato
Il Mercato Ortofrutticolo all’Ingrosso di Milano è il più grande d’Italia per quantità di prodotti commercializzati (1.000.000 di tonnellate/anno).
Si caratterizza per l’ampiezza della gamma di prodotti disponibili tutto l’anno e rappresenta un importante elemento di concentrazione dell’offerta dei prodotti ortofrutticoli.
In esso viene commercializzato il 10% della merce che transita complessivamente all’interno di tutti i mercati ortofrutticoli italiani.

La posizione geografica, al centro del Nord Italia e dei principali corridoi di transito internazionale, unitamente alla vasta gamma dei prodotti, disponibili tutto l’anno, e all’eccellenza della qualità dei prodotti commercializzati assicurano al Mercato milanese la leadership nella distribuzione di prodotti ortofrutticoli in Italia e negli altri Paesi Europei.

L’esportazione è pari ad oltre 300.000 tonnellate di frutta e verdura commercializzati ogni anno dai grossisti con punto vendita e dalle società di esportazione presenti in mercato.
Sul versante dell’importazione, il Mercato di Milano riveste una rilevante funzione di ridistribuzione in Italia di frutta e verdura di provenienza estera, importando il 33 % del totale della frutta e verdura commercializzata ogni anno.

Obiettivi del Concorso
Cogliere l’occasione irripetibile offerta da Expo 2015 per divenire, agli occhi del mercato globale, il polo agroalimentare di riferimento per l’Europa meridionale e centro orientale.
L’area dell’Ortomercato di Milano, infatti, ha un’estensione di 490mila metri quadrati.
Il concorso prevede un montepremi di 80mila euro, con 60mila euro per il vincitore e 10mila euro a testa per il secondo e terzo classificato.  

La struttura attuale del mercato – che risale agli anni ’60 – non consente lo sviluppo dell’attività commerciale, anzi – spiega la Sogemi – «è tra le principali cause che hanno determinato, nel corso degli anni, un ridimensionamento del ruolo del Mercato di Milano a livello europeo, leader negli anni ‘80».

Gli obiettivi indicati nel disciplinare di gara sono chiari: «Costruire un mercato all’ingrosso del III millennio, che sappia essere anche un polo di nuova urbanità per Milano.
Il nuovo mercato dovrà portare vantaggi in termini di costi ed efficienza, aumentando la competitività e marginalità degli operatori”.

“L’idea di fondo – spiega Nicolò Dubini, amministratore unico di Sogemi – è quella di creare una struttura che renda permanenti i valori guida che hanno ispirato Expo 2015 e che da sempre rappresentano una risorsa fondamentale non solo per Milano ma per il Paese intero».

Il concorso di idee
«Il concorso – si legge in una nota della Sogemi – è finalizzato a valutare il migliore progetto sia sotto il profilo tecnico-architettonico, energetico-ambientale e organizzativo, sia della sua sostenibilità economico finanziaria affinché possa competere con le più avanzate esperienze assimilabili, nazionali ed estere.
Presupposti dell’operazione sono da una parte il coinvolgimento di soggetti privati altamente qualificati per la loro esperienza di settore e competenza, e dall’altra l’assenza di impegni economici e finanziari da parte del Comune di Milano.

Sarà garantito il mantenimento della piena operatività del Mercato durante le fasi di sviluppo del progetto di riqualificazione».
Nell’ambito della trasformazione, il nuovo mercato avrà aree destinate al commercio ortofrutticolo all’ingrosso e altre aree dedicate «ad attività funzionali, complementari e non concorrenziali alla valorizzazione dell’attività tipica dei Mercati generali e a quella urbanistica dell’intera area».

La realizzazione, in project financing
La qualità del progetto è anche funzionale alla ricerca dei necessari capitali privati per la realizzazione.
Il Comune di Milano, infatti, non metterà un euro e il progetto sarà realizzato interamente in Pf, selezionando un operatore privato.

«La gestione del Mercato ortofrutticolo all’ingrosso – informa sempre l’ente banditore – rimarrà in capo alla Sogemi, mentre la gestione dell’area destinata ad altre attività sarà di competenza del soggetto privato individuato mediante gara pubblica per un numero di anni sufficiente a rientrare dall’investimento sostenuto.
La proprietà delle aree rimarrà in capo al Comune di Milano, che da questa operazione potrà valorizzare la concessione del diritto di superficie».

L’area di progetto
L’area oggetto del concorso è di 49 ettari.
L’intera area prevede due grandi ambiti, di cui il progettista deve tenere conto.
L’Area A, o area regolamentata, accoglierà tutte le attrezzature dell’ortomercato propriamente detto, mentre l’Area B, o area libera, sarà destinata alle “attività, comunque afferenti la filiera agroalimentare, a vario titolo, in via diretta o elettiva, connesse alla presenza del grande mercato all’ingrosso”.


“In termini sommari ma da verificare in sede di progetto – si precisa nel disciplinare – si stima la seguente ripartizione fondiaria: l’area regolamentata occuperà circa il 60% del sedime di Progetto; l’area libera occuperà il restante 40% del sedime di progetto.

È il caso di puntualizzare – si aggiunge ancora nei documenti di gara – che questa macro suddivisione implica la previsione di tutte le opere pubbliche e private indispensabili affinché il nuovo intervento arricchisca la vivibilità del contesto urbano nel quale s’inserisce.
Di conseguenza sarà compito del Progetto individuare i luoghi più idonei all’inserimento di tali funzioni e attrezzature”.

Requisiti per la partecipazione
Particolarmente severi i requisiti per la partecipazione al concorso, in quanto ai concorrenti sono richiesti «o singolarmente o in gruppo, requisiti d’eccellenza in tre macro ambiti di competenza».

Gli ambiti di competenza sono i seguenti:

  1. Capacità progettuale multidisciplinare ed integrata nel settore della pianificazione, progettazione e gestione di grandi strutture pubbliche e private per il commercio all’ingrosso.
  2. Più in particolare, è richiesto un elenco delle referenze possedute in materia dai professionisti e/o dagli studi associati e/o dalle società e/o dai consorzi partecipanti negli ultimi dieci anni.

  3. Capacità progettuale multidisciplinare ed integrata nell’architettura, nella progettazione urbana e nelle tecnologie per l’efficienza energetica.
  4. I componenti il gruppo di lavoro dovranno aver progettato negli ultimi dieci anni interventi similari per complessità e caratteristiche di contesto urbano, realizzati o in corso di realizzazione.

  5. Capacità progettuale multidisciplinare ed integrata nel campo dello sviluppo economico e della valorizzazione immobiliare di parti del territorio.

    È richiesto un elenco delle referenze possedute in materia dai professionisti e/o dagli studi associati e/o dalle società e/o dai consorzi partecipanti negli ultimi dieci anni in riferimento a interventi similari per complessità e caratteristiche di contesto urbano, realizzati o in corso di realizzazione.

Infine, «quale requisito minimo, nel gruppo di lavoro dovranno essere presenti, per ciascuno dei tre macro ambiti di competenza sopra enunciati, a pena di esclusione, almeno 1 (uno) professionista senior con non meno di 10 (dieci) anni di esperienza nel settore, comprovata da un dettagliato curriculum vitae in formato UE».

Scadenze
Dopo la pubblicazione del bando, il 31 ottobre scorso, a partire dal 3 novembre – e fino a 23 gennaio 2015 – è possibile chiedere di accedere alla “data room” del concorso.
Il 23 gennaio è anche il termine ultimo che la richiesta di chiarimenti.
Il termine per la partecipazione (consegna dei plichi) è fissato al 29 gennaio.
«Pena l’esclusione – si legge nel disciplinare – i concorrenti dovranno allegare documento comprovante l’avvenuta costituzione di un deposito cauzionale provvisorio pari a 1.600,00 euro nel rispetto delle previsioni».





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